Dramma dell'Olocausto, importante incontro ad Anzio
Una importanteoccasione per ricordare il dramma dell’Olocausto degli ebrei durante la secondaguerra mondiale, ma soprattutto un momento necessario per riflettere su quantosia “normale e banale” il Mal...
Una importante
occasione per ricordare il dramma dell’Olocausto degli ebrei durante la seconda
guerra mondiale, ma soprattutto un momento necessario per riflettere su quanto
sia “normale e banale” il Male e come si possa annidare nella normalità di un
degrado delle democrazie.
Questo è il senso
del meeting di ieri mattina presso il “Molo 5.63” di Piazzale Marinai d’Italia
organizzato dal Partito Democratico di Anzio con la partecipazione di Emanuele
Fiano, deputato del PD, già presidente della comunità ebraica milanese e primo firmatario di un disegno di legge,
nella scorsa legislatura, che andava a ridelineare e ad attualizzare il reato
di apologia di fascismo.
A partecipare e a
portare insieme al parlamentare milanese il loro contributo, il suo collega
Claudio Mancini, la consigliere democratica in Consiglio Regionale del Lazio,
Eleonora Mattia e la presidente dell’ANPI di Anzio-Nettuno, Paola Fumi e il
segretario del circolo PD Anzio “Angelo Vassallo”, Gabriele Federici.
L’esponente
dell’ANPI ha sottolineato la incredibile mancanza di attenzione da parte del
sindaco di Anzio, De Angelis, nel consiglio comunale del 28 dicembre della
richiesta di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e della
proposta alternativa dell’associazione da lei guidata di conferirla a dei
cittadini di Anzio di origine ebraica deportati nel secondo conflitto mondiale
nei campi di concentramento nazisti.
Eleonora Mattia ha
delineato i tratti fondamentali di una sua proposta di legge regionale legata
al contrasto e alla condanna di ogni tentativo di riabilitazione del fascismo e
ha ripercorso alcuni degli episodi degli ultimi mesi nel territorio laziale che
hanno visto il presentarsi di questi tentativi di revisionismo storico.
Claudio Mancini ha
ripercorso, nel suo intervento, alcuni ricordi legati alla narrazione del
nonno, in merito alla fase della occupazione tedesca durante il 1944 e ha reso
omaggio al lavoro che Fiano ha svolto in Parlamento nella scorsa legislatura
per rendere serio il reato di apologia del fascismo.
Il Segretario del
PD ANZIO, Gabriele Federici è partito dalla lettura di “Se questo è un uomo” di
Primo Levi, per ricordare come si è arrivati 80 anni fa alla promulgazione
delle leggi razziali e sottolineare che certi processi di delegittimazione del vivere civile e democratico avvengono pezzo
dopo pezzo, gradualmente ma inesorabilmente, così come accadde nella
Germania e in Italia tra gli anni ‘20 e
‘30.
Emanuele Fiano ha
coinvolto emotivamente e umanamente la platea in sala, riuscendo a toccare
corde molto alte, partendo dal racconto della esperienza del padre Nedo, unico
sopravvissuto della sua famiglia, ai campi di sterminio, arrestato dalle truppe
di occupazione nazista a Firenze per via di una denuncia anonima per arrivare (
tramite la lettura di un passaggio di una storica intervista ad un criminale di
guerra nazista condannato all’ergastolo in Germania) a sottolineare la famosa
“Banalità del Male”, di cui parlava Hanna Harendt insita potenzialmente in ogni
essere umano e che non si è verificata solo durante il secondo conflitto
mondiale con il nazismo ma che si è ripetuta in tempi più recenti nelle guerre
dell’ex Jugoslavia negli anni ‘90 o nelle guerre tribali in Ruanda.