Droga dal Pakistan e rivenduta in Italia, 22 arresti. Uno ad Anzio
Importavanoeroina dal Pakistan per poi spacciarla in Italia. La Guardia di Finanza diBologna, con la collaborazione dello SCICO di Roma hanno eseguito 31 misurecautelari, 22 in carcere e 9 con obbligo...
Importavano
eroina dal Pakistan per poi spacciarla in Italia. La Guardia di Finanza di
Bologna, con la collaborazione dello SCICO di Roma hanno eseguito 31 misure
cautelari, 22 in carcere e 9 con obbligo di dimora, smantellando un sodalizio
criminale costituito da soggetti pakistani che gravitavano soprattutto tra
Reggio Emilia e Bologna. La droga arrivava in Italia attraverso corrieri
ovulatori. L’operazione – denominata Lot Bis – è arrivata fino ad Anzio, dove i
finanzieri hanno arrestato un cittadino pakistano di 33 anni, che pare avesse
un ruolo importante nell’organizzazione criminale.
I
DETTAGLI
I
finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna in
collaborazione con S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità
Organizzata) di Roma, con il supporto dei Comandi del Corpo territorialmente
competenti e della Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie (TA), hanno eseguito
nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Brescia, Roma,
Monza e Milano 31 misure cautelari personali (22 custodie cautelari in carcere
e 9 obblighi di dimora) nei confronti dei membri di un sodalizio criminale
costituito da soggetti pakistani, principalmente “di stanza” nelle province di
Reggio Emilia e Bologna, dediti all’importazione e allo spaccio di eroina fatta
arrivare sul territorio nazionale attraverso “corrieri ovulatori”. Sequestrati
inoltre beni per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
L’operazione,
denominata “LOT BIS”, costituisce l’epilogo di circa 2 anni di indagini
condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna
sotto il coordinamento dei Sostituti Procuratori dott. Stefano Orsi e dott.
Michele Martorelli della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno
richiesto le misure cautelari, personali e reali, ora disposte dal G.I.P. del
Tribunale felsineo, dott. Domenico Panza.
In
particolare, le attività investigative, sviluppate mediante intercettazioni
telefoniche ambientali e servizi di osservazione, hanno permesso agli
specialisti della Sezione Antidroga di ricostruire l’operato di una stabile
organizzazione criminale dedita al narcotraffico operante in varie zone
d’Italia ma avente il proprio centro organizzativo ed operativo in Reggio
Emilia e dotata di consolidati collegamenti con fornitori esteri.
Sono
stati così delineati i ruoli svolti da ciascun membro dell’organizzazione e
fatta luce sulle modalità eseguite dall’organizzazione criminale (promossa in
particolar modo da tre fratelli G.A. classe 73, A.I. classe 76 e M.N. classe 84
tutti residenti a Reggio Emilia) per far arrivare in Italia ingenti quantitativi
di eroina proveniente dal Pakistan (tramite Grecia e Spagna).
Gli
stessi in particolare si avvalevano di connazionali che giungevano nel nostro
Paese, via aereo, ed occultavano la droga utilizzando la rischiosa tecnica del
“body paker”, ingerendo gli ovuli di eroina alla partenza, poi espulsi una
volta giunti a destinazione.
Nel
corso dell’intera operazione le Fiamme Gialle hanno tratto in arresto, oltre ai
destinatari delle misure cautelari, anche 17 corrieri ovulatori in flagranza di
reato e sottoposto a sequestro, in distinti interventi repressivi eseguiti in
Provincia di Bologna e Reggio Emilia nonché presso gli scali aeroportuali di
Roma “Fiumicino”, Milano “Malpensa”, Firenze Peretola”, Pisa “Galileo-Galilei”,
Napoli “Capodichino” e Vienna, ingenti quantitativi di eroina destinati
principalmente alla piazza emiliana.
Nel
corso dell’intervento odierno i finanzieri hanno, altresì, sottoposto a
sequestro preventivo ai fini della confisca, beni, intestati e/o riconducibili
ai principali indagati (tra autovetture, appartamenti, garages, attività
commerciali operanti nel settore del commercio al dettaglio) localizzate nelle
province di Reggio Emilia, Mantova, Monza-Brianza, costituenti incrementi
patrimoniali del tutto sproporzionati rispetto alle dichiarazioni reddituali
prodotte, del valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
Contestualmente
all'esecuzione dei provvedimenti cautelari sono tuttora in corso numerose
perquisizioni che vedono coinvolti oltre 150 finanzieri ed un elicottero.
Di
fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione il coordinamento
della D.C.S.A. (Direzione Centrale Servizi Antidroga), del C.O.A.N. (Comando
Operativo Aeronavale) di Pratica di Mare (RM) e del R.O.A.N. (Reparto Operativo
Aeronavale) di Rimini.