Duplice omicidio di Cisterna: slitta al 29 Settembre prossimo la sentenza. Chiesto l’ergastolo per Sodano.

Duplice omicidio di Cisterna: slitta al 29 Settembre prossimo la sentenza a carico del 27enne Christian Sodano. Ieri la pubblica accusa, in quelle che sono le battute finali del processo, ha chiesto l...

A cura di Redazione
17 settembre 2025 09:09
Duplice omicidio di Cisterna: slitta al 29 Settembre prossimo la sentenza. Chiesto l’ergastolo per Sodano. -
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Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, le vittime
Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, le vittime

Duplice omicidio di Cisterna: slitta al 29 Settembre prossimo la sentenza a carico del 27enne Christian Sodano. Ieri la pubblica accusa, in quelle che sono le battute finali del processo, ha chiesto l’ergastolo per l’ex finanziere, reo confesso della strage avvenuta il 13 febbraio del 2024 in una villetta: uccise con la sua pistola di ordinanza Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, rispettivamente madre e figlia della sua ex fidanzata Desirée. Ieri mattina in Corte d'Assise a Latina è ripreso il processo.

Prima della chiusura dell'istruttoria, Sodano - all'epoca in servizio nella Guardia di Finanza - ha parlato in aula rendendo dichiarazioni spontanee. “Ho dedicato tutto me stesso nell'amore per Desirée, - ha detto - ed è diventato quasi una dipendenza; la vedevo come il centro del mio mondo. Ora a causa mia sono venute a mancare due persone a cui tenevo veramente”.

Subito dopo, le requisitorie dei pm Valerio De Luca e Marina Marra che hanno ricostruito i fatti. “Non è un delitto d’impeto, - ha precisato il pm - è un omicidio volontario e plurimo, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi”. Per Sodano è stato chiesto l’ergastolo. Il 29 Settembre le repliche e poi si andrà a sentenza.

l'imputato, Christian Sodano
l'imputato, Christian Sodano

“Non so nemmeno se le mie parole possono bastare a far capire quanto dolore provo per quello che è successo - ha dichiarato ieri in aula Christian Sodano - Quello era un periodo non facile della mia vita: ho dedicato tutto me stesso nell'amore per Desirèe, ed è diventato quasi una dipendenza.

 Appena fidanzato mi sono tatuato il suo nome al centro del petto e, poco dopo, il suo volto sulla gamba. Con la sua famiglia ero felice e avevo anche ricominciato a festeggiare il Natale. Questo da una parte mi rendeva felice, ma dall'altra mi indeboliva, perché vedevo Desirée come il centro del mio mondo, trascurando le amicizie.  Ora a causa mia sono venute a mancare due persone a cui tenevo veramente”.

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