fbpx
HomeArchivio Altre NotizieGiornata Mondiale Senza Tabacco, Lilt Latina: la dipendenza da Tabacco rappresenta una...
spot_img

Giornata Mondiale Senza Tabacco, Lilt Latina: la dipendenza da Tabacco rappresenta una “malattia cronica recidivante”

Articolo Pubblicato il :

Il fumo di tabacco uccide, nel mondo, quasi 6 milioni di persone ogni anno; senza alcun intervento il numero potrebbe salire a più di 8 milioni entro il 2030. In Italia, il 15% di tutti i decessi può essere direttamente attribuibile all’abitudine al fumo: si stimano circa 80.000 persone all’anno.

Il fumo, oltre ad essere una fra le principali cause dirette di morte, rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche (BPCO) ed è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare.

L’Istat, attraverso l’indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, ha indagato un campione di circa 19 mila famiglie per un totale di circa 45 mila individui, nel marzo del 2016: il 19,8% della popolazione di 14 anni e più dichiara di essere fumatore (circa 10 milioni 400 mila persone), il 22,6% di aver fumato in passato e il 56,1% di non aver mai fumato. Nel Lazio il numero dei fumatori supera di 1,5 punti la media nazionale (21,2 %), mentre pareggia la media l’abitudine al fumo in una città con più di 50.000 abitanti, come p.e. il capoluogo Latina (20,0%).

Il fumo, tuttavia, resta la singola causa di morte che può essere prevenuta ed è ampiamente dimostrato oggi che i benefici che si acquisiscono con la cessazione del fumo sono moltissimi, a livello sia fisico che psicologico, a breve – medio – lungo termine (American Cancer Society).

Per questo, è importante promuovere la cessazione del fumo attraverso interventi efficaci di prevenzione e di psicoeducazione.

Sono numerose le iniziative in tal senso. Il 31 maggio di ogni anno ricorre la “Giornata mondiale senza Tabacco”; il Ministero della Salute ha regolamentato il fumo di tabacco nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto; l’Istituto Superiore di Sanità (I.I.S.) ha promosso una Campagna gratuita di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione del fumo e sui corretti stili di vita, denominata “Questa non me la fumo” e rivolta alle scuole primarie (classi IV e V) e alle classi I delle scuole secondarie di I grado.

In ambito locale, sono istituiti i C.A.F. – Centri Antifumo.

Nella nostra provincia, presso l’I.I.S., sono registrati come centri di riferimento due centri: 1 gestito dall’ASL presso il SerD di Terracina e 1 attivato dalla sede LILT di Latina.

Il Centro della LILT offre alle persone che aderiscono un intervento integrato, che comprende incontri psicoeducativi di gruppo, volti a rilevare il grado di dipendenza dal fumo e il livello di motivazione a smettere, la visita pneumologica con spirometria e la sollecitazione ad un corretto stile alimentare, quale comportamento sussidiario alla disassuefazione e salutare in generale.

L’approccio non contempla prescrizioni farmacologici, ma, a quanti lo richiedano, è proposta l’assunzione scalare del galenico Citisina, quale agonista parziale, che sostiene la disassuefazione, sostituendo nei recettori la nicotina.

Dopo le restrizioni, imposte dal COVID, l’attività della sede LILT di Latina è ripresa e sono stati svolti 5 cicli di incontri di gruppo, nel 2022 e nel primo semestre del corrente 2023, ai quali hanno partecipato 38 persone, che, intervistate nel follow up a distanza di un mese, hanno dichiarato, in gran parte, di avere smesso il fumo di sigarette.

I cicli sono organizzati a cadenza periodica, nell’anno, in risposta alle adesioni che pervengono alla segreteria della LILT, rispondente ai contatti telefonici 0773/694124 e 328.3778115.

Le adesioni sono spontanee e sono sollecitate dai medici di medicina generale personali e dagli specialisti della UOC Diabetologia e Radioterapia e Oncologia dell’ospedale civile “S. Maria Goretti” di Latina, i quali, nel corso dei colloqui clinici, propongono il minimal advice (“consiglio minimo”).

Questo, suggerito dal Ministero della Salute, consiste nel porre due semplici domande motivazionali a coloro che dichiarano di fumare:

– Ha pensato di smettere di fumare?

– Ha già fatto qualche tentativo per smettere di fumare?

alle quali, in caso di interesse dimostrato dalla persona, si fa seguire l’invito a contattare la sede della LILT, per aderire ai corsi che vengono periodicamente organizzati.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI
spot_img
spot_img

NOTIZIE PIù LETTE