La Finanza di Pomezia sequestra 22mila fuochi d'artificio, una denuncia

Il mezzo chilo di botti di Capodanno erano detenuti in modo non sicuro, una condizione che poteva determinare gravi rischi per l'incolumità pubblica

A cura di Redazione
30 dicembre 2025 09:48
La Finanza di Pomezia sequestra 22mila fuochi d'artificio, una denuncia -
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Nell’ambito del piano straordinario di controlli predisposto in vista delle festività di fine anno, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato complessivamente oltre 500 chilogrammi di articoli pirotecnici illegali, impedendone l’immissione sul mercato. Più in particolare, i militari della Compagnia di Pomezia, hanno individuato una società di capitali pometina che poneva in vendita, un’ingente quantità di fuochi pirotecnici in assenza delle prescritte autorizzazioni. In esito alla perquisizione dei locali, sono stati rinvenuti e sequestrati 22.111 articoli pirici detenuti in violazione della vigente normativa in materia di pubblica sicurezza. Il rappresentante legale della società è stato deferito all’Autorità giudiziaria veliterna. L’ingente quantitativo di esplosivi rinvenuto, unitamente alle precarie modalità di custodia e alla collocazione dei depositi in aree densamente abitate, avrebbe potuto determinare gravi rischi per l’incolumità pubblica in caso di deflagrazione accidentale. L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Comando Provinciale di Roma, anche su impulso della locale Prefettura, e proseguiranno per tutto il periodo delle festività, al fine di prevenire l’uso improprio di articoli pirotecnici e contrastare la diffusione di materiale illegale. Si rappresenta che le indagini sono tuttora nella fase delle indagini preliminari e che, fino a eventuali provvedimenti definitivi, vige la presunzione di innocenza per tutte le persone sottoposte ad indagine

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