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A Latina il concerto del pianista e diretto d’orchestra messicano Enrique Batiz

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Sarà in concerto questo mercoledì sera presso il Circolo Cittadino di Latina, il noto pianista e direttore d’orchestra messicano Enrique Batiz. L’esibizione è in programma alle 21.

Il noto pianista e direttore d’orchesta messicano eseguirà, con la propria maestria e virtuosismo, la celeberrima Sonata n. 8 “Patetica” di Ludwig van Beethoven e due capolavori di Fryderyk Chopin: la Sonata n. 2 op. 35 in si bemolle minore (composta tra il 1837 e il 1839 a Nohant) e la Polacca in La bemolle maggiore op. 53 “Eroica”.

Ingresso € 10 (prevendita da Amadeus – Via Neghelli Latina)

Esibitosi per la prima volta in pubblico a soli 5 anni, Enrique Bátiz ha iniziato lo studio del pianoforte nel 1950 sotto la guida di Francisco Agea, maestro di molti brillanti pianisti messicani. In seguito si è perfezionato con Gyorgy Sandor, Adele Marcus, Alexander Uninsky e si è infine laureato a Varsavia con Zbignieg Drzewieckie

Dopo aver vinto il Premio della Yuventudes Musicales del Mexico e il Concorso “Homenaye a Chopin” del Canal 11 della Televisione messicana, ha vinto diversi premi nei maggiori Concorsi Pianistici europei, tra cui i premi “Busoni” di Bolzano, “Regina Elisabetta” di Bruxelles, “Marguerite Long” di Parigi e “Chopin” di Varsavia. Dopo una brillante carriera pianistica, Bátiz si è dedicato alla direzione d’orchestra, divenendo uno dei direttori più famosi dell’America Latina. Ha diretto più di 500 orchestre in tutto il mondo e ha inciso per la BBC di Londra con la Royal Philharmonic Orchestra.

La sua discografia consta di 145 registrazioni per le etichette più note (EMI, Naxos, ASV, Musical Heritage, ARS) realizzate con la Royal Philharmonic Orchestra, la Philarmonia Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Liverpool Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico e l’Orchestra della Toscana.

Ormai da qualche anno, nonostante gli impegni con orchestre e teatri, Bátiz è tornato al suo primo amore, il pianoforte, con l’entusiasmo e l’esperienza musicale data dalla sua più che trentennale carriera direttoriale e con la capacità di ricreare al pianoforte la policromia della tavolozza sonora orchestrale.

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