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Miasmi in zona Caffarelli e alla Borgata Agip di Aprilia e sversamenti nel canale Carrocetello, il Comune pronto ad attivare una task force.

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Miasmi in zona Caffarelli e alla Borgata Agip di Aprilia e sversamenti illeciti nel canale Carrocetello: il Comune pronto ad attivare una “task force” per arrivare a risolvere queste problematiche. Ieri, in aula consiliare, il sindaco Lanfranco Principi e l’Assessore all’Ambiente, Vittorio Marchitti, hanno partecipato ai lavori del tavolo tecnico convocato per concordare con gli enti preposti – tra cui l’Arpa Lazio ed i responsabili del distretto socio sanitario Latina1 – delle misure di contrasto. E’ stato fatto il punto sullo stato dei procedimenti già in corso nei confronti di alcune attività per le irregolarità rilevate ed è stata l’occasione anche per discutere di una strategia sinergica finalizzata ad estirpare questi fenomeni. Sarà cura del Sindaco, in qualità di garante della salute pubblica, chiedere, inoltre, un incontro al Procuratore Capo per sottolineare tutte le risultanze del lavoro svolto.

In particolare, nel corso della riunione, si è parlato del fenomeno degli sversamenti illeciti di sostanze nelle acque del canale Carrocetello. L’intenzione dell’Ente di Piazza Roma è di continuare il lavoro per arrivare ad una soluzione che argini le emissioni odorigene che in determinati orari della giornata arrecano molestia ai residenti e ai lavoratori della zona Caffarelli e della Borgata Agip.

“L’incontro, tenuto alla presenza del dirigente del settore ambiente Marco Paccosi, del personale dell’ufficio avvocatura del Comune di Aprilia, dei tecnici dell’Arpa Lazio, della Polizia Locale di Aprilia coordinata dal comandante Massimo Giannantonio e dai responsabili della Asl Distretto 1, è servito a fare il punto sullo stato dei procedimenti già in corso nei confronti di alcune attività per le irregolarità rilevate, sulle risultanze delle analisi condotte dall’Arpa Lazio sui campioni di acque prelevate dal corso d’acqua che attraversa la zona industriale e concordare una strategia sinergica finalizzata a estirpare un fenomeno noto da molti anni.

Se le verifiche eseguite nel tempo a seguito di specifiche segnalazioni, hanno consentito di tracciare un quadro chiaro e aiutato a stringere il cerchio intorno ai responsabili delle condotte illecite, le azioni future, attraverso controlli mirati, devono aiutare l’Amministrazione a raccogliere ulteriori elementi per i provvedimenti del caso, coadiuvata da tutti gli Enti preposti. E’ emersa anche la volontà dell’Amministrazione di chiedere a breve un incontro con il Procuratore Capo, per rendere una relazione dettagliata di quanto fino ad oggi riscontrato”.

Le testimonianze raccolte negli anni – sottolinea l’assessore all’ambiente Vittorio Marchitti – e la responsabilità amministrativa nei confronti di tutti quei cittadini che ogni giorno vivono sulla propria pelle il disagio di dover convivere con emissioni odorigene e gli sversamenti illeciti che impediscono il benessere psico- fisico della persona, ci hanno imposto sin dal primo giorno un’azione tempestiva e decisa contro le condotte illecite che si manifestano attraverso i miasmi e gli sversamenti illeciti di sostanze nel fosso.

I controlli effettuati nel tempo, – prosegue Marchitti – sono serviti a tracciare un quadro piuttosto chiaro sulla natura degli sversamenti, mentre attraverso azioni di controllo mirate da parte degli enti compenti, andremo a stanare le irregolarità che arrecano un danno diretto all’ambiente e ai cittadini.

Pure in assenza di una normativa di riferimento sulle emissioni odorigene ad esempio, il copioso materiale raccolto nel tempo consentirà alla Asl, nel tracciare il quadro normativo di riferimento, di valutare la correlazione di questi disagi con lo stato della salute psico-fisica dei cittadini che da anni denunciano.

Infine, sarà cura del Sindaco, in qualità di garante della salute pubblica, chiedere un incontro al Procuratore Capo per sottolineare tutte le risultanze del lavoro svolto. E’ fondamentale che gli organi inquirenti ci forniscano gli elementi risolutivi di questa annosa questione. L’obiettivo comune, dopo anni di segnalazioni, è quello di ripristinare condizioni di vita normali ai cittadini e alle persone che lavorano in quei quartieri, a tutela del nostro ambiente”.

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