"No" alla discarica di La Gogna, il Coordinamento dei Comitati di Aprilia: "Un parco a tema nell'area dell'ex cava"

Prosegue la lotta contro la discarica di via Savuto a La Gogna. Mentre il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Aprilia propone di realizzare un parco a tema nell’area della ex cava dove si inten...

A cura di Redazione
19 aprile 2021 15:56
"No" alla discarica di La Gogna, il Coordinamento dei Comitati di Aprilia: "Un parco a tema nell'area dell'ex cava" -
Condividi

Prosegue la lotta contro la discarica di via Savuto a La Gogna. Mentre il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Aprilia propone di realizzare un parco a tema nell’area della ex cava dove si intende realizzare un deposito di rifiuti, liste e partiti di centrosinistra ribadiscono uniti il “no” al progetto della Paguro attualmente in esame nella Conferenza dei Servizi.

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Aprilia, avendo inviato le osservazioni al progetto presentato per Via Savuto, ha partecipato in qualità di auditore alla prima seduta della Conferenza dei Servizi, collaborando anche all’allestimento del “sit in” di piazza Roma, dove abbiamo indicato a molti cittadini che lo chiedevano, i motivi della nostra presenza, invitandoli a non trattenersi, a causa delle restrizioni Covid. Inoltre abbiamo partecipato anche all’incontro in via Savuto, sempre in piena sicurezza.
Sia ben inteso che non abbiamo nulla contro gli imprenditori ed a noi cittadini non cambia assolutamente nulla se poi un giorno la “contro-parte” si trasformi in AMA o ACEA, come apprendiamo e comprendiamo dalla cronaca.
Nessun cittadino, peraltro, si sognerebbe mai di opporsi alla bonifica di un sito inquinato da decenni. Anche in questo caso, per noi è del tutto indifferente che la bonifica venga fatta da un privato o dall'Istituzione.

Il nostro è un NO ALLA DISCARICA, un NO ad un sistema di gestione dei rifiuti OBSOLETO, vecchio già negli anni 70! Come abbiamo ribadito in più occasioni, la nostra opposizione va innanzitutto al Piano dei Rifiuti Regionale inadeguato e che nasce già vecchio. Così come ci opponiamo al Piano dei Rifiuti Provinciale che ha fornito il via libera a questo tipo di approccio.
Ancora una volta la responsabilità ricade sui politici tutti che non hanno il coraggio di affrontare certe questioni con atti amministrativi concreti andando oltre gli slogan del momento rimpallandosi le varie responsabilità!
Continueremo a ribadire l’importanza di una seria e reale politica di riduzione dei Rifiuti ed in generale dell’Economia Circolare, nata nel 1966, ma che risulta essere ancora una mera chimera.

Aprilia da sola non può chiudere il ciclo dei rifiuti dell’intera Provincia e delle continue emergenze Romane, vista la presenza di praticamente tutte le tipologie di industrie necessarie al ciclo, per non parlare, come ribadiamo sempre, delle 4 industrie RIR e delle numerose industrie insalubri.

In tal senso esprimiamo la nostra piena solidarietà all'assessore all'ambiente, Monica Laurenzi, che sta esercitando le sue funzioni a tutela della salute della città intera su questa vicenda.

Anziché una discarica, ci chiediamo, perché non prendere come riferimento, il Parco Chico Mendes, un parco naturale di 15 ettari creato all'interno di una ex cava utilizzata per anni come discarica abusiva, oppure perché non valutare la trasformazione del sito in un'area turistico attrattiva come un parco a tema o acquatico, ovviamente pienamente sostenibili!

L’intervento di Movimento FuturAprilia, Movap, Democratici per Aprilia, Rifondanzione Comunista Aprilia, Europa Verde Aprilia

L’ipotesi della realizzazione di una discarica di servizio ad Aprilia è davvero molto preoccupante, anche perché la nostra Città, in questo ambito, già ospita una consistente quantità di impiantistica necessaria per chiudere il ciclo e garantire l’autosufficienza al sistema nel suo complesso.

Di fronte a questa situazione, il posizionamento di un ennesimo impianto sarebbe davvero troppo e le istituzioni non possono rimanere sorde rispetto al grido di allarme lanciato dai cittadini apriliani.

Nonostante questo, assistiamo oggi a un balletto di responsabilità inaccettabile per quanto riguarda l’individuazione dell’area che dovrà ospitare il nuovo sito. La questione, lo ricordiamo, ha avuto inizio con l’approvazione nel febbraio 2018 del Piano Provinciale dei Rifiuti della Provincia di Latina con il quale si è determinato il “fabbisogno impiantistico” della nostra provincia. Dopo oltre tre anni, non è stata adottata alcuna decisione per dare attuazione a quel Piano e, in particolare, al principio di impiantistica pubblica tanto declamato all’epoca.

Chiediamo per questi motivi, con forza, una decisione da parte della Provincia e rivolgiamo un appello al Sindaco di Aprilia e a tutti i consiglieri provinciali della nostra Città, affinché facciano pressione e si adoperino in tal senso. Mai come in questo momento la nostra Città è rappresentata a livello provinciale con ben 4 consiglieri provinciali, un Vice Presidente della Provincia, un Sindaco di peso all’interno dell’Assemblea dei Sindaci e un Presidente della Commissione Ambiente, rappresentanti che devono tutelare la nostra città evitando l’ennesimo scempio.

La Regione Lazio, con Ordinanza del Presidente del 01.04.2021 n. Z00010, ha dato alla Provincia di Latina altri 30 giorni di tempo per trasmettere un piano impiantistico compiuto alla stessa Regione. E' importante dare una risposta certa confermando la natura pubblica in tema di gestione degli impianti necessari per la chiusura del ciclo, gestione pubblica, quale unica forma per garantire la salute dei nostri territori.

Ulteriore elemento di preoccupazione è quanto appreso a mezzo stampa in questi giorni, ovvero la volontà da parte della Giunta Raggi di acquistare il TMB di Aprilia, alla luce del nuovo articolo 198 bis del d.lgs 152/2006 che introduce una strategia nazionale dell’impiantistica sui rifiuti superando la logica della chiusura regionale del ciclo dei rifiuti.

Chiediamo alle istituzioni locali di attivare, da subito, tutti i canali e le azioni necessarie per avere certezza su tale notizia e iniziare a riflettere sulle azioni da mettere in campo in merito a questa ipotesi.

Ribadiamo con forza il NO alla discarica di La Cogna, chiedendo una decisione rapida da parte della Provincia di Latina con riferimento all’individuazione del sito nel quale realizzare l’impiantistica necessaria, dopo oltre tre anni di inerzia.

 

 

Segui Radio Studio 93