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Panchina della cultura danneggiata, “L’opera resiste. Aprilia si abitui al bello”

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In una lettera l’artista Cristina Bertolissio che si fa anche portavoce per Emiliano Paniccia, (che ha provveduto a verificare di persona che non ci siano stati danni rilevanti alla panchina, donata dall’azienda Paniccia al comune di Aprilia e che è stata danneggiata alcune settimane fa forse in preda ad alcuni atti vandalici) interviene riflettendo sull’accaduto e rassicurando la comunità che la panchina è solida ed è stata ripristinata.

“Gli unici danni rilevanti sono quelli già preesistenti prima della caduta, – spiega Cristina Bertolissio – più che altro alle targhette apposte che l’azienda provvederà a ripristinare nei prossimi giorni. 

La panchina ha quindi anche dimostrato la sua solidità e qualità dei materiali utilizzati, tanto nella costruzione quanto nella finitura decorativa. Non vogliamo pensare ad un atto di vandalismo da parte di cittadini, che anzi ci hanno in tutto questo tempo dimostrato e fatto arrivare forte il messaggio di essere stata apprezzata, continuiamo a ricevere foto e ringraziamenti del nostro operato. Certo è che qualsiasi opera artistica, anche se donata, debba avere una collocazione adeguata, che la metta in risalto ma anche che ne garantisca la conservazione e la sicurezza, è bene quindi che si dia sempre importanza ad una progettualità che coinvolga anche i produttori e gli artisti nella scelta e nelle modalità del posizionamento già a partire dalla sua ideazione, e siamo certi che questa ulteriore attenzione diventerà in un prossimo futuro anche un’abitudine. Vogliamo più pensare che sia stato un semplice incidente, non un atto vandalico e anzi speriamo non si sia fatto male nessuno e quindi giusto anche ragionare in futuro sulla sicurezza del pubblico nello stesso ambito della valutazione in fase di collocazione, poiché potrebbe essere semplicemente accaduto che piuttosto che la seduta sia stata utilizzato lo schienale per poggiare il peso probabilmente di più persone e quindi una modalità assolutamente sbagliata di utilizzo del bene.  Approfittiamo quindi dello spazio che ci viene dato per informare anche che l’azienda Paniccia non ha abbandonato il progetto artistico ma in questo lasso di tempo abbiamo continuato a ragionare insieme per renderlo più completo e coinvolgente, con la volontà di convogliare in esso altre realtà, aziende locali, finanziatori al fine di proporre alle nuove amministrazioni una realtà ragionevole anche per nuove aree pubbliche che stanno sorgendo nel territorio. Con la convinzione sempre che abituare la popolazione al bello e al rispetto dell’arte renda sempre più lontano il pensiero di un atto vandalico e più piacevole vivere le cittadine e gli spazi aperti, come già avviene in altre città che io ed Emiliano frequentiamo e che sono per noi esempio di cultura, aggregazione e rispetto della cosa pubblica da parte dei cittadini … poiché gli stessi cittadini sentono di avere importanza da parte degli enti locali”.

la panchina culturale divelta in Piazza Roma, ad Aprilia
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