fbpx
HomeArchivio CronacaPassa per Pomezia l’operazione “Corolla”: sequestrati beni per oltre 40 milioni di...
spot_img

Passa per Pomezia l’operazione “Corolla”: sequestrati beni per oltre 40 milioni di euro a un imprenditore “fiscalmente pericoloso”. VIDEO

Articolo Pubblicato il :

Passa per Pomezia l’operazione “Corolla” condotta dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma: le fiamme gialle hanno sequestrato beni, per oltre 40 milioni di euro, ad un imprenditore romano ritenuto “fiscalmente pericoloso”. Si tratta del 64enne Fabrizio Amore, attivo nel settore delle costruzioni e coinvolto in varie vicende giudiziarie (relative anche ad appalti pubblici); nel 2015 venne arrestato con le accuse di associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti ed anche truffa ai danni dello Stato. “Le ricchezze nella sua disponibilità – ha spiegato la Finanza – erano assolutamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati: erano costituite da oltre 430 unità immobiliari tra appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni, ubicati oltre che a Roma, anche a Pomezia e Rieti ed anche in Sardegna, ad Olbia e Porto Cervo.

Il decreto di sequestro eseguito dalla Finanza è stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, dal locale Tribunale – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione.

“Prendendo le mosse dall’esame degli atti dei diversi procedimenti penali, gli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma – si legge nella nota stampa del Comando Provinciale di Latina – hanno individuato il metodo che avrebbe utilizzato, per circa venti anni, Fabrizio Amore per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati in acquisizioni patrimoniali riferibili a società utilizzate come “schermo giuridico” e intestate a compiacenti “prestanome”.

In particolare, l’imprenditore ha costituito e gestito una complessa galassia societaria, la cui riconducibilità all’effettivo dominus delle imprese italiane era ostacolata dall’interposizione fittizia di soggetti giuridici ubicati all’estero (tra l’altro, nelle Isole Vergini Britanniche, a Panama, in Lussemburgo e in Svizzera) al fine di far confluire su conti correnti oltre confine rilevanti disponibilità finanziarie frutto delle frodi fiscali e bancarotte poste in essere in Italia.

Tali precedenti – spiegano gli investigatori – hanno consentito di inquadrare Amore tra i soggetti “socialmente pericolosi” ai sensi del c.d. Codice Antimafia (D.Lgs. 159/2011) e i conseguenti approfondimenti economico-finanziari hanno permesso di ricostruire le ricchezze nella sua disponibilità, assolutamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati – costituite da oltre 430 unità immobiliari tra appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni, ubicati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo – che sono state, pertanto, sottoposte a sequestro.

L’odierna attività – sottolinea la Finanza – testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica, del Tribunale e della Guardia di Finanza di Roma nell’aggressione ai beni accumulati con i proventi delle attività illecite”.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI
spot_img
spot_img

NOTIZIE PIù LETTE