“Pickpocket” in azione dal nord Italia ai Castelli Romani: in tre arrestati dalla Polizia.
“Pickpocket” in azione dal nord Italia ai Castelli Romani: in 3 vengono arrestati dalla Polizia. Si tratta di tre cittadini di origine cubana, sottoposti anche alla misura cautelare del divieto di rit...
“Pickpocket” in azione dal nord Italia ai Castelli Romani: in 3 vengono arrestati dalla Polizia. Si tratta di tre cittadini di origine cubana, sottoposti anche alla misura cautelare del divieto di ritorno nel Comune di Roma. Avevano intrapreso un viaggio on the road, a bordo di un’auto a noleggio, tra itinerari alternativi uniti da un fine comune: approfittare della distrazione delle vittime di turno per appropriarsi delle loro borse e fuggire fino alla meta successiva. Tra i vari colpi messi a segno, uno in una parrocchia di Albano dove, forti della loro “vocazione”, i 3 si sono avvicinati alle persone raccolte in chiesa alla ricerca di potenziali vittime da derubare; sono poi ripartiti in direzione di Ariccia, Genzano, Lanuvio e Velletri, prima dell’ultimo step in un club di pattinaggio a Ciampino. Qui, una volta entrati negli spogliatoi, hanno saccheggiato telefoni e portafogli dalle sacche, ma, sorpresi dall’allenatrice, sono scappati via credendo di farla franca. La banda, dopo un inseguimento, è stata fermata sull’Appia Nuova, in zona Capannelle, con tutto il bottino della giornata.
“Tutto è partito dalle segnalazioni pervenute alla Sala Operativa della Questura di Roma su due furti avvenuti a distanza di pochi minuti in zona Tor Vergata. Qui, avevano fatto la prima tappa giornaliera per fare il “pieno” in due tavole calde, dove, approfittando della distrazione delle vittime di turno, mentre erano intente a mangiare, erano riusciti ad appropriarsi delle loro borse per poi fuggire indisturbati.
Intervenuti sul posto, grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza in uso agli esercizi, gli agenti sono riusciti, in breve tempo, a risalire alla targa dell’autovettura a bordo della quale, in entrambi gli episodi, i complici sarebbero scappati. Dai successivi riscontri incrociati, è poi emerso che lo stesso veicolo, riconducibile ad una società di car-sharing, sarebbe stato segnalato nei giorni precedenti in relazione ad altri furti commessi nel nord Italia da tre soggetti di presumibile origine sudamericana.
È così che, poco dopo, grazie alla collaborazione della società di noleggio, i poliziotti sono riusciti ad individuare la posizione dell’auto, con i tre a bordo, in Via Ardeatina, ferma nel parcheggio di un supermercato. Quando ha ingranato nuovamente la marcia, l’hanno seguita nelle tappe successive.
Da una parrocchia di Albano dove, forti della loro “vocazione”, si sono avvicinati alle persone raccolte in chiesa alla ricerca di potenziali vittime da derubare, i tre complici sono poi ripartiti in direzione di Ariccia, Genzano, Lanuvio e Velletri, prima dell’ultimo step in un club di pattinaggio a Ciampino. Qui, una volta entrati negli spogliatoi, hanno saccheggiato telefoni e portafogli dalle sacche, ma, sorpresi dall’allenatrice, sono scappati via credendo di farla franca.
Direttisi verso l’uscita, sono incappati nell’auto della polizia, ma non si sono fermati all’alt. L’inseguimento che ne è scaturito lungo la Appia Nuova si è poi frenato in Via delle Capannelle. Qui, nonostante il vano tentativo di opporre resistenza agli agenti, i tre sono stati fermati con tutto il bottino della giornata.
Per tutti, è scattato l’arresto per il reato di furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.
L’operato della Polizia di Stato è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto per i tre cittadini cubani la misura cautelare del divieto di ritorno nel Comune di Roma.
Si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato”.