Presunti raggiri agli anziani di una co-housing di Ardea: la paladina antimafia Maricetta Tirrito arrestata dalla Polizia di Anzio.

Presunti raggiri agli anziani di una co-housing di Ardea: la paladina antimafia Maricetta Tirrito, coordinatrice dell'associazione “Laboratorio Una donna”, è stata arrestata ieri dagli agenti del Comm...

A cura di Redazione
13 dicembre 2023 10:22
Presunti raggiri agli anziani di una co-housing di Ardea: la paladina antimafia Maricetta Tirrito arrestata dalla Polizia di Anzio. -
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Presunti raggiri agli anziani di una co-housing di Ardea: la paladina antimafia Maricetta Tirrito, coordinatrice dell'associazione “Laboratorio Una donna”, è stata arrestata ieri dagli agenti del Commissariato di Polizia di Anzio. La 49enne sarebbe la principale indagata dell’inchiesta della Procura di Velletri. A finire in manette anche il compagno di Maricetta Tirrito e altre due donne; mentre una dottoressa è stata interdetta dalla professione medica per un anno. Le accuse per i 5 indagati vanno, a vario titolo, da omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravati dall’aver commesso il fatto per conseguire un profitto. La struttura - destinata ad accudire gli anziani - secondo gli inquirenti era  in realtà una residenza sanitaria assistenziale non autorizzata. Il gip del Tribunale di Velletri ha disposto anche il sequestro preventivo di circa 385mila euro.

Maricetta Tirrito
Maricetta Tirrito

Le indagini sulla co-housing di Ardea sono state avviate dal commissariato di Polizia Anzio, in seguito alla segnalazione di alcuni conoscenti di un anziano, ospite della struttura apparentemente destinata ad accudire gli anziani ma che - secondo gli inquirenti - era in realtà una residenza sanitaria assistenziale non autorizzata, in cui venivano somministrati farmaci anche per via endovenosa.

Gli investigatori hanno ricostruito che gli anziani, con gravi patologie psico-fisiche, sarebbero stati convinti a effettuare disposizioni patrimoniali a loro vantaggio, con la sottoscrizione di carte prepagate su cui facevano confluire le rate delle pensioni.

In un caso sarebbe stata falsamente certificata dal medico la capacità d'intendere di un 80enne, affetto dal morbo di Parkinson avanzato e da demenza senile, per consentire che quest'ultimo firmasse una procura speciale per la gestione dei propri beni tra cui un immobile di pregio ad Anzio. L'anziano si sarebbe poi aggravato ma - secondo gli inquirenti - sarebbe stato “omesso di richiedere il ricovero” e l'uomo è poi deceduto.

In un altro caso una anziana, che era stata dimessa dopo un intervento chirurgico, sarebbe stata di fatto abbandonata a se stessa. Non le sarebbero stati dati i farmaci previsti dalla terapia né sostituite le medicazioni.

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