Spese folli della Regione Lazio per l'Expo di Osaka, il caso a PiazzaPulita: "Anche trolley personalizzati, alberghi e cene di lusso"
Dopo l’esposto alla Corte dei Conti sul viaggio in Giappone, ad Osaka, per l’Expo a cui ha partecipato la Regione Lazio e un’indagine ancora in corso, il caso ieri è finito su La7 (qui il video). Un v...
Dopo l’esposto alla Corte dei Conti sul viaggio in Giappone, ad Osaka, per l’Expo a cui ha partecipato la Regione Lazio e un’indagine ancora in corso, il caso ieri è finito su La7 (qui il video). Un viaggio costato addirittura un milione e 800 mila euro, somma messa a bilancio per portare 50 persone nella città giapponese tra il 17 e il 24 maggio. L’esposto è stato presentato dal consigliere di Azione, Alessio D'Amato. Ieri sempre D’Amato in un intervento a Piazza Pulita ha sottolineato che: “Sono stati realizzati 67 trolley personalizzati, scelti alberghi di lusso, cene per 80 ospiti al costo 53mila, oltre 600 euro a persona. E poi cravatte, foulard, un fotografo pagato 13mila euro e spese trasversali per 81mila ad un’agenzia di servizi".
Il Presidente Rocca si dice sereno, ma intanto le indagini proseguono.
I fatti
A Osaka, in Giappone, si è svolto un Expo il cui tema principale è stato "Progettare la società futura per le nostre vite". Hanno partecipato 150 Paesi e l'Italia ha allestito un suo stand, che è stato occupato a turno da tutte le regioni. Dal 17 al 24 maggio è stato quindi il turno del Lazio. E Proprio con il progetto Lazio Innova l’ente di via Pisana ha fatto le cose particolarmente in grande decidendo di inviare una maxi-delegazione di ben 50 persone tra esponenti della giunta Rocca, presidente incluso, vari assessori, membri delle segreterie politiche, ufficio stampa e consiglieri di maggioranza e opposizione.
In particolare, a quanto pare, i componenti degli uffici di presidenza delle commissioni Bilancio e Cultura. Una spedizione massiccia che per una sola settimana ha intanto mancato le attività svolte alla Pisana, fermando ogni tipo di lavoro amministrativo tra commissioni e consiglio stesso, ed ha anche imposto un budget impressionante.
D'Amato fa notare, infatti, che le spese per portare cinquanta persone in Giappone non sono state poche. Ad Osaka, tra incontri, eventi, cene, comunicazione, interpreti e gadget, la spesa è salita a circa 1,8 milioni di euro. Per essere precisi, 400mila euro sono arrivati grazie a una convenzione con la Camera di Commercio di Roma, 460mila euro derivano da uno stanziamento approvato il 18 dicembre scorso, preceduti da 697mila euro. E pochi giorni prima che decollassero i voli da Fiumicino, ecco altri 299mila euro indirizzati a Lazio Innova, come "spese per la partecipazione" della Regione Lazio a Expo Osaka 2025. Il saldo fa 1.856.000 euro.
Lazio Innova ha "dovuto" prenotare il St Regis, un cinque stelle che può arrivare a costare anche 900 euro a notte. Come riportato da "Il Fatto Quotidiano", era l'unica struttura alberghiera con una disponibilità tale da ospitare una delegazione corposa come quella nostrana.
"Va fatta luce - spiega D'Amato - sul livello delle spese e la loro congruità. Se anche fossero giustificate, abbiamo superato il milione e 800mila euro complessivi per sostenere una delegazione abnorme fatta non solo di rappresentanti politici, ma anche di segretari e parenti stretti. Mi sembra una cosa fatta male e chiedo che l'organismo di controllo faccia attenzione". Anche sulla composizione della delegazione, il consigliere di Azione ha lanciato più di qualche dubbio, che però non sarà la Corte dei Conti a levargli: "I nomi non sono stati resi noti, è disdicevole - attacca -. So che erano coinvolte due commissioni, Bilancio e Cultura, ma è una modalità che lascia il tempo che trova, un po' consociativa. Perché vanno? Che cosa dovrebbero fare? Se avessero portato 30 giovani imprenditori del territorio sarebbe stato sensato, ma con tutto il rispetto queste persone a che titolo sono lì? Immaginate se ogni Regione facesse come il Lazio, sarebbe un'invasione del Giappone".
"Fare luce su affidamenti diretti"
Il consigliere d'opposizione poi torna sul tema dei gadget: "Fanno contenti chi li riceve, ma non li ritengo utili e non attinenti - dice -. Sono stati spesi tanti soldi, affidati direttamente a specifiche ditte, anche se utilizzando piattaforme ufficiali. Si accenda un faro su queste modalità, sulle scelte effettuate. Penso all'hotel, il St Regis: evidentemente l'unico a poter accogliere così tanta gente".