Riduzione del livello dell’acqua dei laghi di Nemi e Albano. Il Movimento 5 Stelle: “la Regione intervenga”.

Riduzione del livello dell’acqua dei laghi di Nemi e Albano. “Dopo il grido d’allarme lanciato dai Comuni dei Castelli Romani e dalle associazioni, la Regione intervenga”. A parlare è il capogruppo de...

A cura di Redazione
03 giugno 2025 16:41
Riduzione del livello dell’acqua dei laghi di Nemi e Albano. Il Movimento 5 Stelle: “la Regione intervenga”. -
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Riduzione del livello dell’acqua dei laghi di Nemi e Albano. “Dopo il grido d’allarme lanciato dai Comuni dei Castelli Romani e dalle associazioni, la Regione intervenga”. A parlare è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Adriano Zuccalà, dopo l’audizione in Commissione Tutela del territorio alla Pisana. “Il livello delle acque sono ad un punto di non ritorno. - commenta - È inutile investire soldi per la ricettività turistica dei laghi se poi non si muove in dito per tutelarli”.

il Lago Albano a Castel Gandolfo
il Lago Albano a Castel Gandolfo

“L’audizione che si è tenuta oggi - spiega Zuccalà - conferma l’emergenza idrica che vede protagonisti i laghi di Albano e di Nemi a causa del progressivo abbassamento del livello dell’acqua. Il grido d’allarme è giunto da tutti i sindaci e delegati dei Comuni dei Castelli Romani e del litorale e dalle numerose associazioni ambientaliste presenti: i cambiamenti climatici, l’inefficace gestione idrica, l’eccessivo sfruttamento delle falde acquifere e l’urbanizzazione selvaggia stanno portando il livello delle acque a un punto di non ritorno. Se a questo aggiungiamo il progetto dell’inceneritore di Roma che, per funzionare, richiederà ingenti quantità d’acqua, lo scenario che si presenta per il futuro diventa inquietante.

Adriano Zuccalà
Adriano Zuccalà

È necessario agire con interventi di tutela ambientale - prosegue Adriano Zuccalà - che possano rispondere immediatamente all’emergenza e creare le condizioni strutturali affinché si inverta la rotta. La Regione Lazio ha il dovere di ascoltare le popolazioni che abitano in questo territorio e di mettere in atto tutte le azioni necessarie.

Innanzitutto, un piano di riduzione dell’adduzione idrica e del consumo di acqua, a partire dal contrasto alla realizzazione di impianti come l’inceneritore e da interventi di recupero delle acque piovane con vasche di laminazione per il riutilizzo in agricoltura o nei cicli industriali. Ma anche una programmazione urbanistica con consumo di suolo a saldo negativo, con una legge che promuova il riuso di aree già urbanizzate e impedisca la perdita di altro suolo naturale.

Sembra però che la Giunta Rocca si muova in tutt’altra direzione, con una programmazione urbanistica che prevede ulteriore cementificazione, un piano invasi annunciato da anni e che ancora non vede la luce e soprattutto con il sostegno all’inceneritore di Gualtieri che, se realizzato, darà il colpo di grazia ai laghi dei Castelli Romani.

È inutile investire soldi per la ricettività turistica dei laghi se poi non si muove in dito per tutelarli”.

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