Rifiuti di Roma Capitale: i sindaci di Aprilia e Pomezia: “Situazione non più sostenibile. Il problema è da affrontare seriamente”.
Rifiuti di Roma Capitale: i sindaci di Aprilia e Pomezia: “La Situazione non è più sostenibile. Il problema è da affrontare seriamente”. Nelle scorse ore sulla vicenda, che riguarda in particolar mod...
Rifiuti di Roma Capitale: i sindaci di Aprilia e Pomezia: “La Situazione non è più sostenibile. Il problema è da affrontare seriamente”. Nelle scorse ore sulla vicenda, che riguarda in particolar modo la città di Aprilia, era intervenuto il sindaco Antonio Terra che, attraverso una nota aveva detto: “Basta scaricare su Aprilia le inefficienze della Capitale. Siamo stufi di dover ripetere ogni tre mesi la stessa cosa. Non è possibile scaricare sui Comuni del Lazio le inefficienze della Capitale, rendendo di fatto il territorio regionale la pattumiera di Roma La. decisione della Regione Lazio – ha detto Terra – rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in campo in questi anni”.
“La gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio è da affrontare seriamente” ha detto il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà che sollecita la Regione affinché “proceda celermente – dice - ad una programmazione che consenta ai Comuni di chiudere il ciclo dei rifiuti lavorando in sinergia con tutti i livelli istituzionali”. Anche il Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, in una lettera al Governatore Zingaretti, ha manifestato nelle scorse ore tutto il disappunto dell’Ente, “per un’ordinanza che rischia di avere un impatto devastante anche sul sistema di raccolta e smaltimento rifiuti dei Comuni pontini”.
Il Sindaco di Aprilia, Antonio Terra si è unito alle voci critiche in merito all’ordinanza pubblicata dal Presidente Zingaretti nelle scorse ore. “Aprilia è uno dei Comuni più virtuosi della Regione e già oggi accoglie i rifiuti di Roma, dopo i roghi che hanno compromesso gli impianti di smaltimento della Capitale. Il provvedimento regionale non incide sui due veri problemi della questione: l’assenza di impianti sufficienti a gestire l’enorme mole di rifiuti romani e l’incapacità della Capitale di portare la raccolta differenziata sopra il 65% imposto dalla legge. È una situazione profondamente ingiusta e non più sostenibile. Che, tra l’altro, - precisa il Sindaco di Aprilia - non ci assicura sul fatto che la medesima situazione che stiamo vivendo in questi giorni non si ripeta nel futuro.
La decisione della Regione Lazio – conclude il Sindaco di Aprilia – rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in campo in questi anni. E si aggiunge, in questi giorni, già alle enormi difficoltà cui dobbiamo far fronte, a causa della riduzione del 50% dei conferimenti di umido nell’impianto Acea Ambiente a partire dalla giornata di oggi”.
“In questa Provincia – si legge nella missiva del Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici – si chiede che siano attuate tutte le azioni possibili al fine di non generare il temuto default degli impianti presenti in provincia che determinerebbe seri problemi di conferimento a carico dei comuni della provincia traslando di fatto i problemi della mala gestio dei rifiuti nel territorio di Roma, sul nostro territorio”.
“La gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio è da affrontare seriamente. – dice il Sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà - Dal 2012 attendiamo dalla Regione Lazio un piano dei rifiuti organico e aggiornato capace di sopperire alle necessità dei territori senza lasciare all’iniziativa privata la creazione, a macchia di leopardo, di punti di trattamento o discariche. L’emergenza che vede ora protagonista Roma Capitale coinvolge in minima parte anche Pomezia. Mi sono confrontato con i responsabili dell’impianto Ecosystem interessati dall’ordinanza di Zingaretti: mi hanno confermato che a Pomezia arrivano circa 5-6 camion al giorno di rifiuti esclusivamente da raccolta differenziata porta a porta. Una quantità minima che l’impianto accoglie per procedere al trattamento e poi indirizzare al di fuori dei confini comunali perché, Pomezia stessa, nonostante gli ottimi risultati nella raccolta differenziata, non è autosufficiente e deve chiudere il ciclo dei rifiuti in altre aree. Sollecito la Regione affinché proceda celermente ad una programmazione che consenta ai Comuni di chiudere il ciclo dei rifiuti lavorando in sinergia con tutti i livelli istituzionali”.