Il Comune di Aprilia sciolto per condizionamenti della criminalità organizzata. Ieri, a due giorni dalla Pasqua, è tornato a riunirsi il Consiglio dei Ministri. Su proposta del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il Governo ha sciolto il Consiglio Comunale di Aprilia per infiltrazione mafiosa.
E’ la prima volta che accade in un comune pontino. Una decisione che arriva dopo sei mesi di lavoro della commissione di accesso e la relazione consegnata dal Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, al Ministro dell’Interno.
Il Comune di Aprilia, dunque, resterà commissariato per 18 mesi; ma potrebbero esserci ulteriori proroghe. Non si terranno, di conseguenza, le elezioni amministrative che erano state indette per il 25 e 26 maggio prossimi. Nella stessa seduta, ieri, il Consiglio dei Ministri, ha sciolto anche il Comune di Caserta, in Campania, e Badolato e Casebona in Calabria.
Tutto è iniziato, lo ricordiamo, il 3 luglio dello scorso anno, con l’operazione “Assedio” che portò all’arresto di 23 persone, tra cui il sindaco Lanfranco Principi (accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio politico- elettorale), e all’emissione di 20 interdittive antimafia a carico di altrettante società.
Termina con molta probabilità il lavoro del Commissario Prefettizio, Paolo D’Attilio, insediatosi all’indomani della caduta del Consiglio Comunale; e a breve il Ministero dell’Interno nominerà tre nuovi commissari. Ad Aprilia si tornerà ad elezioni non prima del 2026.