Sequestro di beni per oltre un milione di euro tra Anzio, Nettuno ed Aprilia alla cosca Gallace

Epilogo dell’operazione “Antium”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma: sotto sequestro finiscono beni per oltre un milione di euro tra Anzio, Nettuno ed Aprilia, riconducibili ad...

A cura di Redazione
29 gennaio 2019 10:39
Sequestro di beni per oltre un milione di euro tra Anzio, Nettuno ed Aprilia alla cosca Gallace -
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Epilogo dell’operazione “Antium”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma: sotto sequestro finiscono beni per oltre un milione di euro tra Anzio, Nettuno ed Aprilia, riconducibili ad alcuni componenti della cosca Gallace. I finanzieri del Comando Provinciale di Roma e della Questura capitolina questa mattina hanno eseguito un provvedimento di confisca - emesso dalla Corte di Appello e divenuto definitivo all’esito di una pronuncia della Suprema Corte di Cassazione - di immobili, aziende, auto, rapporti finanziari e polizze assicurative, per un valore complessivo di circa un milione e 300mila euro. L’operazione, come detto, costituisce l’epilogo dell’operazione “Antium” e vede coinvolte 7 persone e alcuni membri delle loro famiglie, coinvolte in passato in attività di traffico di droga e alcune ritenute affiliate alla nota cosca della ‘ndrangheta.  

L’Autorità
giudiziaria ha applicato la sorveglianza speciale di polizia con obbligo di
soggiorno per 3 anni ad Angelo Gallace, Umberto Romagnoli e Liberato Tedesco;
per due anni, a carico di Alessandro Romagnoli, Tiziano Romagnoli, Francesca
Romagnoli e Giuseppe Profenna, quest’ultimo, non colpito da confisca.

Sotto
sequestro questa mattina all’alba sono finite 9 unità immobiliari (6 fabbricati
e 3 terreni), situate ad Anzio, Nettuno e Cappadocia (in provincia de L’Aquila),
oltre ad una quota di un ulteriore terreno situato ad Aprilia. Sigilli anche ad
una ditta individuale che gestiva delle palestre e ad un’attività di commercio
al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi.

“Gli
specialisti della Divisione Polizia Anticrimine – Sezione Misure di Prevenzione
Patrimoniali e del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria, hanno ricostruito la “carriera criminale” e
analizzato la posizione economico-patrimoniale di 7 persone (unitamente a
quella dei membri dei rispettivi nuclei familiari) coinvolte, in passato, in
strutturate attività di traffico di droga e talune ritenute affiliate, ovvero
contigue, a una cosca di ‘ndrangheta.

“Tra
queste, - spiega la Finanza - spiccano le posizioni di Angelo Gallace (classe
1966) e Liberato Tedesco (classe 1942), condannati in primo grado, nel 2013,
dal Tribunale di Velletri per aver fatto parte di un’associazione di stampo
mafioso, quali vertici di un’articolazione della ‘ndrina “Gallace-Novella”,
operativa nei Comuni di Anzio e Nettuno.

In
tale contesto: Gallace, inteso “Titì” o “lo Scoppolato”, era incaricato dello
spaccio di sostanze stupefacenti; Tedesco, che, tra l’altro, ha scontato una
pena di 24 anni di reclusione per omicidio e altri fatti avvenuti nel 1974
nell’ambito della c.d. “Faida di Guardavalle”, svolgeva funzioni di raccordo
logistico del sodalizio, fornendo supporto ai latitanti della cosca sul
litorale laziale.

In
rapporto con esponenti di spicco del citato clan, operava, nel commercio di
cocaina, Romano Malagisi (classe 1961).

Gli
altri destinatari della confisca oggi in esecuzione sono Umberto Romagnoli (classe
1947), Alessandro Romagnoli (classe 1980), Francesca Romagnoli(classe 1983) e Tiziano Romagnoli (classe
1989).

I
beni riconducibili ai proposti che entreranno definitivamente a far parte del
patrimonio dello Stato sono:

9
unità immobiliari (6 fabbricati e 3 terreni), site in Anzio (RM), Nettuno (RM)
e Cappadocia (AQ) e la quota di un ulteriore terreno, ubicato ad Aprilia (LT);

6
auto e 3 motoveicoli;

1
ditta individuale, esercente l’attività di “gestione di palestre”;

l’intero
patrimonio aziendale di 1 società, esercente l’attività di “commercio al
dettaglio di pesci, crostacei e molluschi”;

9
tra rapporti finanziari e polizze assicurative,

per
un valore complessivo di stima pari a circa € 1.360.000.

Oltre
alla misura di natura patrimoniale, nello stesso procedimento di prevenzione
l’Autorità giudiziaria aveva già applicato quella personale della sorveglianza
speciale di P.S. con obbligo di soggiorno: per tre anni, nei confronti di
Umberto Romagnoli, Angelo Gallace e Liberato Tedesco;

per
due anni, a carico di Alessandro Romagnoli, Tiziano Romagnoli, Francesca Romagnoli
e Giuseppe Profenna (quest’ultimo, classe 1974, non colpito da confisca)”.

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