Si è chiusa con successo a Lanuvio la sesta edizione del “Festival della Maza”. Tanti i partecipanti. Le FOTO
Si è conclusa a Lanuvio, nel fine settimana appena trascorso, la sesta edizione del “Festival della Maza” evento che ha celebrato la storia e la cultura millenaria della cittadina castellana. Per tre...
Si è conclusa a Lanuvio, nel fine settimana appena trascorso, la sesta edizione del “Festival della Maza” evento che ha celebrato la storia e la cultura millenaria della cittadina castellana. Per tre intere giornata sono state organizzate passeggiate, laboratori, rappresentazioni storiche e folkloristiche e, naturalmente degustazioni della Maza, antica focaccia, a base di farro, orzo, ceci e fave.
Tanti i partecipanti di questa sesta edizione del festival - patrocinato dal Comune di Lanuvio, dal Museo Civico lanuvino, dal Ministero della Cultura e dall’associazione Chissà Dove - che ha celebrato e ricordato uno dei riti dell’antica Lanuvium, in cui si narra che durante le annuali cerimonie in onore al serpente sacro a Giunone Sospita delle fanciulle vergini bendate offrivano al serpente, all’interno di una grotta ubicata nel lucus sacro alla dea, focacce di farro, la cosiddetta maza.
La MAZA è una focaccia salata, senza lievito che ben si abbina con olive condite, legumi e carni arrostite. Un’altra variante, prevede che sia dolce e venga usata nei banchetti.
Hanno partecipato e contribuito alla buona riuscita della manifestazione: le associazioni ChissàDove APS e II Partica Severiana APS, Walter Maioli e Carmine Di Biasi, l’Associazione A. C. Civita Folk città di Lanuvio, Gruppo Storico Lanuvino (che ha messo in scena la rievocazione storica “La dea e il serpente), il Forno Ripanucci in collaborazione con lo Chef Giuseppe Verri.