Stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti: blitz della Questura di Latina in un ex sito industriale, in una ditta di trattamento e smaltimento rifiuti e in due terreni.

Stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti: scatta un blitz della Questura di Latina - nell’ambito di un’operazione di controllo avviata a livello nazionale  - presso un ex sito industriale a Latina...

A cura di Redazione
18 maggio 2024 13:09
Stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti: blitz della Questura di Latina in un ex sito industriale, in una ditta di trattamento e smaltimento rifiuti e in due terreni. -
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Stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti: scatta un blitz della Questura di Latina - nell’ambito di un’operazione di controllo avviata a livello nazionale  - presso un ex sito industriale a Latina, in una ditta di trattamento e smaltimento rifiuti ed anche in due terreni. Ai controlli hanno preso parte anche i tecnico di Latina dell’Arpa Lazio, i colleghi della Polizia Stradale di Latina e gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio. All’interno dell’ex sito industriale è stata appurata la presenza di ingenti quantità di rifiuti di ogni tipo. La Squadra Mobile ha inviato alla Procura un’informativa di reato a carico di ignoti. Nei confronti della ditta di trattamento e smaltimento rifiuti è stata avviata un’istruttoria per valutare se procedere o meno ad eventuali sanzioni. Saranno oggetti di approfondimento anche i due terreni, sui quali erano accatastati  rifiuti speciali non pericolosi.

“Per quanto concerne la ditta di trattamento e smaltimento rifiuti, - si legge nella nota - l’A.R.P.A. Lazio, in ragione di alcune difformità riscontrate tra lo stato dei luoghi e quanto prescritto dall’autorizzazione all’esercizio dell’attività e tra un carico di rifiuti ed il relativo f.i.r., ha avviato un’istruttoria al fine di valutare se procedere o meno all’irrogazione di eventuali sanzioni.

Con riguardo ai due terreni è stato appurato come il relativo stato dei luoghi, ove erano stati accatastati rifiuti speciali non pericolosi derivanti da demolizione edile e lastre in fibrocemento, sia già stato oggetto di approfondimento da parte degli enti competenti.

All’interno dell’ex sito industriale, invece, è stata appurata la presenza di ingenti quantità di rifiuti solidi urbani, lastre in fibrocemento, scarti edili, elettrodomestici, apparecchi elettronici di vario genere, pneumatici, mobilio e rifiuti combusti. In ragione di quanto constatato, quindi, la Squadra Mobile ha inviato alla locale Procura della Repubblica un’informativa di reato a carico di ignoti per abbandono e combustione illecita di rifiuti e violazione dei sigilli, provvedendo ad una nuova apposizione mediante il collocamento di catene ai cancelli ed il posizionamento di new jersey in cemento ai varchi di accesso.

L’attività rientra nella costante azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato, in un settore che da decenni rappresenta una fonte di ingente, illecito profitto anche per le organizzazioni criminali, al fine di porre un freno all’espansione dei c.d. crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono costantemente a rischio la salute dei cittadini.

La vasta operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti, è stata messa in atto per accertare e sanzionare le molteplici forme di illiceità nel delicato settore della tutela ambientale.

Le articolate attività, coordinate a livello centrale dallo SCO, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle SISCO in 33 province italiane con il supporto specialistico delle Agenzie regionali per la protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In alcune province, vista la specificità operativa in cui si è operato, sono state coinvolte anche le strutture periferiche del Corpo nazionale della Capitaneria di Porto.

All’esito dei 3 giorni di intense attività operative, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1763 i soggetti identificati, 103 persone sono state denunce in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 persone arrestate in flagranza di reato ed oltre 85 violazioni amministrative rilevate per un importo superiore ai 200mila euro.

Le attività istruttorie e di verifica conseguenti all’accesso sui siti controllati proseguiranno nei prossimi giorni a cura delle singole Agenzie regionali per la protezione Ambientale, al fine di valutare la sussistenza di ulteriori illeciti amministrativi e penali.

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