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Tentano di rapinare un commerciante di Ardea in casa: in due vengono arrestati in flagranza dai Carabinieri.

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Tentano di rapinare un commerciante di Ardea in casa: in due, grazie all’allarme lanciato dalla figlia della vittima, un 58enne, vengono arrestati dai Carabinieri. Si tratta di due uomini di 46 e 47 anni, entrambi italiani e già noti alle forze dell’ordine, colti in flagranza di reato. Gli arresti sono stati eseguiti la scorsa notte dai militari della Tenenza di Ardea, intervenuti in tempo nell’abitazione, in via Modena, mentre uno dei malviventi stava ingaggiando una colluttazione con il proprietario. Il complice è stato rintracciato e bloccato poco dopo a circa 50 metri di distanza dall’abitazione; si era nascosto tra gli arbusti. Secondo i Carabinieri, i due arrestati – posti ai domiciliari – si erano introdotti all’interno della cantina dell’abitazione, con l’intento di asportare olio e vino.

“Una ragazza – si legge nel dettaglio – si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione. Ragion per cui due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza.

Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato la presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari, si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.

La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione, dove riceveva cinque giorni di prognosi.

I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).

Per questo motivo, i due indagati sono stati arrestati, condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari”.

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