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Termovalorizzatore di Santa Palomba, aperte le buste: Acea, unica offerta. Al vaglio il piano

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Aperta questa mattina la busta dei documenti amministrativi relativi alla partecipazione del bando pubblico per la realizzazione del termovalorizzatore di Santa Palomba a Pomezia, i cui termini erano scaduti sabato scorso. L’unica offerta arrivata vede Acea Ambiente come capogruppo di un raggruppamento temporaneo d’impresa che comprende anche Suez Italia, Vianini Lavori, Hitachi e Rmb. Roma Capitale ha già dato inizio alla procedura di valutazione di completezza della documentazione presentata, completata la quale verrà nominata la Commissione per la valutazione degli aspetti economico-finanziari e di quelli tecnici.

“Accogliamo con favore la notizia battuta poco fa dalle agenzie di stampa riguardo l’apertura dell’offerta di Acea Ambiente (in pool con altre imprese) per la realizzazione del termovalorizzatore di Santa Palomba. È un primo passo importante per chiudere il ciclo dei rifiuti nella nostra regione e dare soluzione ad un problema annoso. Da troppo tempo, infatti, Roma e i cittadini stanno pagando salato la chiusura di Malagrotta e la mancanza di impianti di trattamento adeguati”.

Così, in una nota, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio.

“La realizzazione del termovalorizzatore rappresenta un intervento necessario per ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti mediante il loro recupero come combustibile per la produzione di energia, e contenere drasticamente anche l’impatto ambientale derivante dal trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori regione. Una necessità che ad oggi sta costando carissima ai contribuenti della Capitale che pagano mediamente 378 euro di Tari contro i 320 della media nazionale (dati Cittadinanzattiva relativi al 2023). Con il termovalorizzatore e l’autonomia impiantistica della Capitale riusciremo quindi a conseguire due obiettivi: l’abbattimento dei costi a carico delle famiglie e dell’inquinamento atmosferico derivante proprio dai Tir. A dispetto dei detrattori a vario titolo, la soluzione del termovalorizzatore è la più sensata, economicamente e ambientalmente più vantaggiosa di tutte, per una Capitale che merita, anche su questo capitolo, di essere al pari degli standard di raccolta e smaltimento delle capitali europee e delle città italiane che hanno saputo scegliere la strada della responsabilità”.

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