Truffa dei finti gioielli, denunciati 4 italiani

La tecnica eracollaudata ed il quartetto pure, visto che si trattava di una coppia di cognati,sostenuti dai rispettivi figli. In particolare, uno de truffatori agganciava levittime, preferibilmente do...

A cura di Redazione
18 gennaio 2019 16:39
Truffa dei finti gioielli, denunciati 4 italiani -
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La tecnica era
collaudata ed il quartetto pure, visto che si trattava di una coppia di cognati,
sostenuti dai rispettivi figli. In particolare, uno de truffatori agganciava le
vittime, preferibilmente donne ed anziani, fingendo di essere uno straniero in
difficoltà, non in grado di parlare la lingua italiana, così, “casualmente” un
passante particolarmente disponibile, un compare ovviamente, si offriva come
traduttore simultaneo, riassumendo il discorso all’ignara vittima.

In pratica lo
straniero in difficoltà era un marinaio in procinto d’imbarcarsi su una nave,
con urgente necessità di denaro contante. Per ottenerlo era disposto a svendere
alcuni oggetti preziosi in suo possesso e che opportunatamente mostrava al
malcapitato di turno. Alla vista dei gioielli anche il finto passante
strabuzzava gli occhi, avvalorando la tesi che l’affare era da prendere al volo
e per ottenere maggiori garanzie era disposto anche ad accompagnarli da un
gioielliere di professione. “Fortuna” voleva che ogni volta, i tre lo
incrociassero sempre lungo il tragitto. Così il finto orafo valutava gli
oggetti, attestandone ogni volta un valore inestimabile, tanto da palesare un
interesse all’acquisto. Li pregava, quindi, di pazientare giusto il tempo di
fare un salto in gioielleria per prelevare i contanti necessari. Nell’attesa, la
vittima veniva freneticamente convinta a non farsi scappare l’affare e ad
acquistare i gioielli. Una volta incassati i soldi i truffatori si dileguavano
lasciando tanto di biglietto da visita. A vigilare sulla “sicurezza” della
rappresentazione anche un quarto complice con funzioni di palo.

Ad
interrompere la carriera dei quattro truffatori, 60, 36, 43 e 25 anni, che
alternativamente si scambiavano i ruoli, sono stati gli agenti del Commissariato
Tuscolano, diretto da Giovanni Di Sabato che, partiti da alcune denunce sporte a
maggio dello scorso anno, hanno ricostruito il modus operandi e collegato i vari
episodi, giungendo dopo un’intensa attività d’indagine all’individuazione del
quartetto. Nell’appartamento usato come punto di appoggio dagli impostori, è
stato rinvenuto anche diverso materiale utilizzato nei raggiri commessi, tra cui
diverse banconote false, pietre con taglio a diamante di nessun valore
commerciale e falsi biglietti da visita.

Tutto il
materiale è stato debitamente sequestrato e i quattro i truffatori sono stati
denunciati.

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