Una condanna pesante, una vita difficile. Era di Terracina la detenuta che si è tolta la vita a Rebibbia

Era di Terracina la detenuta che giovedì notte si è tolta la vita nel carcere di Rebibbia. La donna stava scontando  una condanna a otto anni per tentato omicidio in concorso. Alle sue spalle un passato difficile, di dipendenza ed emarginazione. La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali mancanze nella sorveglianza. “Siamo di fronte a una tragedia che addolora ma non stupisce: il tasso di affollamento nel carcere femminile di Rebibbia è del 150 per cento, con 377 detenute presenti, a fronte di 251 posti effettivamente disponibili - interviene Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio e coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico - Queste condizioni al limite della sopportabilità sono rese ancora più pesanti dalle alte temperature e dalla solitudine che rischia di gettare nella disperazione chi deve scontare, come in questo caso, una pena elevata, senza poter contare su relazioni affettive e con un passato di dipendenze e altre problematiche".