I ragazzi dell’Istituto Rosselli di Aprilia non hanno potuto partecipare alla manifestazione indetta dal Liceo Meucci per la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle Vittime delle Mafie. Il motivo? Dalla dirigenza non sarebbe arrivata l’autorizzazione, nonostante le direttive del Miur. “C’erano tutte le scuole della Città tranne il Rosselli – spiega la rappresentante d’Istituto Nicoletta De Rossi – prendo le distanze dalla decisione presa dalla scuola, era necessario partecipare a questa manifestazione in un luogo simbolo tra l’altro per la lotta alle mafie, un parco, quello in via dei Mille, dedicato a Falcone e Borsellino, dove c’è un bene confiscato che verrà abbattuto. E’ gravissimo quanto accaduto, tutto questo equivale umiliare i ragazzi e farli desistere dall’essere cittadini partecipi. I rappresentanti d’istituto erano andati in vicepresidenza già martedì scorso per avere l’ok, ottenendo risposte assurde tra cui quella che non si fanno eventi insieme al Meucci e per di più che non è giusto fare una manifestazione in luogo dove c’è un bene confiscato alla criminalità. Tutto questo è pericoloso e vanno presi provvedimenti”. La dirigente del Rosselli, questa mattina ha partecipato alla manifestazione del Meucci nonostante avesse negato ai suoi studenti di essere lì. Solo alcuni, i maggiorenni, sono intervenuti a titolo personale. Ma anche in questo senso ci sono stati dei problemi perché a quanto pare gli studenti della sede Est sono stati autorizzati ad uscire, mentre quelli della sede Ovest no. Chi c’era però ha notato la dirigente e ha anche tentato di avvicinarla per chiedere spiegazioni.
Questo quanto scrive un docente dopo aver appreso dell’accaduto:
“La grande beffa del 21 marzo. Come definire altrimenti l’esperienza vissuta dagli studenti dell’Istituto Rosselli di Aprilia nella XXX giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie? – Spiega il docente che ricostruisce i fatti – Qualche giorno addietro i rappresentanti d’Istituto avevano cominciato ad attivarsi per celebrare la giornata in memoria delle vittime delle mafie : avevano preparato una scaletta e previsto l’intervento di alcuni ospiti. Per la 1° volta organizzavano da soli l’evento, con la partecipazione di tutte le classi dell’istituto; poi al momento di concludere e passare ai fatti arriva il diniego della Dirigente che, dice: “ i tempi sono troppo stretti , spostiamo l’evento alla prossima settimana “Gli studenti perplessi per la risposta che svuotava di ogni valore la celebrazione e sostanzialmente equivaleva a dire: “Festeggiate il Capodanno a Pasqua” si rassegnano, ma nel pomeriggio del 20 marzo scoprono che il liceo Meucci , dal 2023 presidio scolastico di Libera la rete delle associazioni antimafia di Don Ciotti, aveva organizzato un corteo aperto alla partecipazione di tutte le scuole che, snodandosi per le vie della città avrebbe raggiunto il Parco Falcone e Borsellino dove sarebbe stata data lettura dei nomi delle 1101 vittime innocenti della Mafia. Tutto già organizzato quindi anche con il supporto del Comune. I rappresentanti si recano allora in vicepresidenza per chiedere di consentire la partecipazione alla manifestazione “del Meucci”, ma anche in questo caso ricevono un diniego motivato con argomentazioni insensate del tipo: “noi non partecipiamo a manifestazioni del Meucci”, non è opportuno andare fino al Parco Falcone e Borsellino perché lì si trova un bene confiscato alle mafie “ ( n.d.r. un bar)???????. A questo punto i maggiorenni decidono in autonomia di richiedere un permesso per uscire in anticipo dalla scuola e prendere parte alla manifestazione, ma qui si crea una spaccatura nella vicepresidenza. I permessi ad uscire in anticipo sono concessi agli studenti della sede est ma non della sede ovest che rimangono in classe ( mancanza di coordinamento tra i collaboratori delle due sedi?); ma non finisce qui : ad un certo punto gli studenti sconcertati si rendono conto che in mezzo alla folla si era materializzata la loro Dirigente che aveva deciso evidentemente di prendere parte alla manifestazione accompagnata da un Docente. Ma non ci avevano detto: “Noi non partecipiamo alle manifestazioni del Meucci?” Che dire ?Forse un errore di interpretazione della nota con cui il MIUR sostiene la partecipazione delle Istituzioni scolastiche e le iniziative finalizzate alla costruzione, nelle giovani generazioni, della memoria delle vittime delle mafie. Ecco: magari le giovani generazioni sono quelle degli studenti e non dei Dirigenti”.