Dopo alcuni giorni si tregua l’opposizione torna all’attacco contro l’amministrazione comunale di Aprilia sullo scandalo del concorso pubblico le cui tracce d’esame sono state divulgate in anticipo. Un giallo su cui si chiede immediata chiarezza. A tornare sull’argomento chiedendo un Consiglio Comunale ad hoc è il consigliere comunale e provinciale Domenico Vulcano: “Anziché prendere di petto i problemi, il sindaco di Aprilia, – dice Vulcano – sembra preferisca aggirarli o fare finta di nulla aspettando che torni il sereno.
Ma lo scandalo della diffusione delle tracce alla vigilia della prova scritta per un concorso pubblico non può essere preso alla leggera. All’opposizione e alla città intera, che dalla vicenda ha subito un pesante danno d’immagine, non può bastare l’annullamento e il reset della prova stessa.
La politica ha pesanti responsabilità e l’amministrazione deve spiegare pubblicamente cosa sia successo e cosa intende fare per tutelare l’ente comunale; ne va della presente e futura credibilità dello stesso.
Abbiamo chiesto al sindaco Antonio Terra, per vie informali, la convocazione di un Consiglio Comunale con le sue Comunicazioni in merito e abbiamo atteso una sua risposta per ormai più di una settimana. Ma il sindaco ci ha deluso per l’ennesima volta. Tuttavia, se la sua tattica è sorvolare e fare finta che il problema si sia risolto da sé, le cose non stanno come crede.
Se la maggioranza ritiene che l’argomento non sia meritevole di dibattito in Consiglio Comunale, non staremo certo a recriminare sulla sistematica strategia di svuotamento di funzioni e di importanza istituzionale della massima assise cittadina, ma convocheremo dai banchi dell’opposizione una seduta con un ordine del giorno specifico.
Di ciò mi farò promotore e rivolgo un appello a tutte le forze di minoranza che ancora credono al ruolo stesso di consigliere ed alle sue prerogative, affinché già nel corso della settimana entrante si possa protocollare una richiesta congiunta, quanto più condivisa possibile, di convocazione di un Consiglio comunale sullo scandalo della fuga di documenti del bando concorsuale”.