La cornice suggestiva della Basilica di Santa Maria in Montesanto nella splendida e imponente Piazza del Popolo a Roma, la maestosità architettonica di un’opera seicentesca voluta da papa Alessandro VII e nota in tutto il mondo per il prezioso contributo artistico di Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana, la mirabile fattura di opere pittoriche che hanno attraversato i secoli nella narrazione di esperienze fideistiche e movimenti culturali, hanno fatto da corona all’esecuzione corale dei Liberi Cantores in occasione della Messa degli Artisti di domenica 02 febbraio.
La Messa degli Artisti rappresenta di fatto una sorta di tradizione romana legata alla figura di Mons. Ennio Francia che volle istituirla nel 1941 scegliendo quale sede pontificia di tale iniziativa proprio la Basilica di Santa Maria in Montesanto, gemella della contigua Chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Essa costituisce da tempo immemore il punto di incontro di personaggi famosi della televisione, del cinema, della musica e del teatro.
In questa cornice barocca particolarmente suggestiva, davanti a personalità note e meno note del mondo dello spettacolo e dell’arte, i Liberi Cantores hanno egregiamente animato la liturgia domenicale della Messa degli Artisti. Un momento molto significativo per la corale apriliana che quest’anno festeggia il suo ventennale di fondazione. Cantare in un simile contesto non è certo usuale ed è un merito che viene riconosciuto solo a cori polifonici di notevole spessore canoro, tecnico ed espressivo.
Ancora una volta i Liberi Cantores hanno riscosso un tributo altissimo di consensi e tale dato è ancor più significativo in quanto trae il suo riconoscimento da un pubblico di autentici professionisti nel panorama artistico e musicale italiano ed estero.
Sono stati eseguiti in polifonia il “Cantate Domino” di V. Miserachs, “O Sacrum Convivium” di L. Molfino, l’”Agnus Dei” di L. Picchi, l’”Ubi Caritas” di O. Gjeilo e il “Canticorum Iubilum” di G.F. Haendel. Il salmo è stato interpretato con gli arrangiamenti del M° Rita Nuti e di Rosalba Rizzuto. Sono stati inoltre eseguiti in gregoriano il “Kyrie”, il “Gloria”, l’”Alleluja” e il “Sanctus”. Al termine della funzione i Liberi Cantores hanno ulteriormente allietato gli astanti con l’interpretazione dell’”Ave Maria” di J. Busto e il celeberrimo “Signore delle cime” del M° Bepi de Marzi. Appassionata e coinvolgente la direzione del M° Rita Nuti, altamente professionale e armonioso l’accompagnamento all’organo del M° Ida Piccolantonio, superba e tecnicamente impeccabile l’interpretazione dell’intera corale, melodiose e soavi le voci soliste di Rosalba Rizzuto e Loredana Melgiovanni.
L’evento, nel suo complesso, si è attestato come un felice incontro tra cultura e creatività, tra la sfera del genio umano e l’afflato divino che, sfiorandosi, si offrono reciprocamente il dono di quella bellezza cristallina e primigenia che sublima l’animo. Numerosi gli applausi al termine della performance. Espressamente invitati a tornare, i Liberi Cantores si esibiranno nuovamente nella Basilica di Santa Maria in Montesanto nel mese di giugno. Fino ad allora, il calendario degli spettacoli e delle manifestazioni cui sarà protagonista la corale apriliana è fittissimo di appuntamenti.
Il prossimo concerto è previsto per il 1 marzo presso la prestigiosa Chiesa Santa Maria della Pace a Roma, in occasione della Rassegna “Concerti alla pace”, organizzata da ARCL (Associazione Regionale Cori del Lazio), che vedrà la corale apriliana accanto ad altre 2 realtà corali romane .
