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Il sindaco Gervasi: “anche Sabaudia deve essere inserita tra i territori ai quali è stato concesso lo stato di calamità”.

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Danni per il maltempo: il sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, torna a sollecitare l’intervento della Regione Lazio e l’inserimento della città tra i territori ai quali è stato  concesso lo stato di calamità naturale e di emergenza. Sono oltre 200 le segnalazioni di danni e richieste di risarcimento arrivate in Comune. – spiega il sindaco Gervasi – Intere aziende agricole, e non solo, messe in ginocchio. Anche Sabaudia – ribadisce con forza – deve essere inserita tra i territori ai quali è stato concesso lo stato di calamità naturale e di emergenza”.

“Una stima numerica dei danni è ancora in via di definizione ma tutto il territorio di Sabaudia ha indubbiamente subito gravi danneggiamenti dall’ondata di maltempo – prosegue il sindaco – Cittadini, aziende, edifici pubblici, case private, strade e intere alberature non sono rimaste indenni di fronte la forza della natura, che ha gettato la città in una situazione di assoluta emergenza che ad oggi, seppur arginata, ancora persiste e farà pagare le sue conseguenze per molto tempo.

La Regione Lazio non può rimanere impassibile dinanzi a simili scenari e non deve voltare le spalle ad una delle città della provincia di Latina maggiormente colpite. C’è in ballo il futuro di numerose aziende agricole e non solo, di tante famiglie rimaste senza corrente e acqua per ben 6 giorni, con intere abitazioni allegate. Ci sono strade, campi e molte aree ancora compromesse. Serve un pieno supporto dall’Ente regionale e dal Ministero. A loro rivolgo un semplice appello: non siate ciechi, intervenite!”.

Il Comune, che ha tenuto aperta la sede centrale in via straordinaria dal 1 al 3 novembre, ha intrapreso sin da subito una capillare opera di verifica diretta sui territori, fiancheggiando i soccorritori e coordinando gli interventi necessari, di concerto con le istituzioni preposte e i tanti volontari che sono accorsi in questi giorni.

Ad oggi sono oltre 200 le richieste di risarcimento danni pervenute all’Amministrazione e che sono state girate agli uffici regionali; molte di queste fanno capo ad imprenditori locali, piccoli contadini e produttori locali”.

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