Inceneritore, all'audizione in Regione oltre al sindaco di Roma, non si presenta neanche il Comune di Aprilia
Si è tenuta ieri l’audizione sull’inceneritore di Santa Palomba convocata dalla X Commissione regionale “Urbanistica, politiche abitative e rifiuti” su richiesta del capogruppo M5S Adriano Zuccalà e d...
Si è tenuta ieri l’audizione sull’inceneritore di Santa Palomba convocata dalla X Commissione regionale “Urbanistica, politiche abitative e rifiuti” su richiesta del capogruppo M5S Adriano Zuccalà e della capogruppo del Polo Progressista Alessandra Zeppieri.
Hanno partecipato sindaci, assessori, comitati e associazioni dei territori coinvolti, dai Municipi di Roma ai Castelli Romani fino al litorale. Grande assente l’amministrazione capitolina.
Ma il grande assente è stato anche il Comune di Aprilia che ha deciso di non presenziare al vertice.
“E’ stato il primo confronto istituzionale sul progetto dell’inceneritore di Santa Palomba, - dichiara in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà - eppure il sindaco Gualtieri non si è presentato, non ha inviato nessun delegato e non ha avuto neanche il garbo di rispondere alla convocazione. Un atto grave, che dimostra l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni regionali e locali e l’ennesima occasione persa di confronto con la società civile. Quello che abbiamo ascoltato oggi in Commissione è stato un grido d’allarme unanime: il progetto dell’inceneritore di Santa Palomba non serve, è dannoso per la salute umana e ambientale e mette a repentaglio le risorse idriche e le imprese agricole del territorio. I dati riportati nel piano rifiuti regionale, attualmente in vigore, confermati dal piano rifiuti di Roma del commissario Gualtieri, prevedono il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata in tutta la regione nel 2025 e 300mila tonnellate di residuo da incenerire. L’unico impianto esistente di incenerimento nella Regione Lazio è già autorizzato per il trattamento di 400mila tonnellate di rifiuti, quindi un nuovo inceneritore a Santa Palomba non serve a nulla, anche perché non entrerebbe in funzione prima del 2026! Perché i comuni della provincia di Roma e dei Castelli Romani, città che hanno investito in questi anni nella raccolta differenziata raggiungendo ottimi traguardi, devono pagare l’incapacità della Giunta capitolina di gestire il ciclo dei rifiuti? A chiederlo non siamo solo noi del Movimento 5 Stelle, ma sono tutti i sindaci auditi oggi in Commissione, di ogni colore politico.
A favore del progetto dell’inceneritore è rimasto soltanto il sindaco di Roma, che non solo ha abbandonato la capitale ai cumuli di rifiuti e al degrado senza alcuna soluzione all’emergenza in corso, ma che ha usato l’ambientalismo come tema da campagna elettorale, sconfessando poi il suo stesso partito e strizzando l’occhio al governo Meloni.
Noi non ci stiamo a questi giochetti politici. Noi siamo al fianco dei sindaci, dei comitati e delle associazioni che difendono il loro territorio e la salute pubblica. Chiediamo che la Regione Lazio prenda una posizione chiara e netta contro il progetto dell’inceneritore e si apra un tavolo interistituzionale per affrontare la questione rifiuti mettendo al centro il benessere delle comunità e un futuro sostenibile”.
Ha partecipato invece l’amministrazione di Lanuvio: “ho partecipato e rappresentato, su delega del Sindaco Andrea Volpi Sindaco, il Comune di Lanuvio all’audizione convocata dalla X Commissione del Consiglio della Regione Lazio dove abbiamo trattato il tema del Termovalorizzatore che Roma capitale vuole fare vicino a noi” – scrive l’assessore all’Ambiente Simone Santilli.
Assenza assordante, per l’importanza che riveste il tema anche il territorio pontino, del Comune di Aprilia. Nessun rappresentate istituzionale ha deciso di partecipare nonostante fosse un primo e fondamentale vertice di questa vicenda: “Il tema ci sta a cuore – ha commentato l’amministrazione alla stampa – questo incontro però non era decisivo, parteciperemo in futuro”.