Lavoro non retribuito, assemblea partecipata ad Aprilia

Sabato 8 febbraio si è svolta una partecipata assemblea per la presentazione della campagna contro l’impiego di lavoro non retribuito.Infatti, circa 12 mila persone saranno impegnate come “volontari”...

A cura di Redazione
11 febbraio 2020 15:47
Lavoro non retribuito, assemblea partecipata ad Aprilia -
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Sabato 8 febbraio si è svolta una partecipata assemblea per la presentazione della campagna contro l’impiego di lavoro non retribuito.

Infatti, circa 12 mila persone saranno impegnate come “volontari” durante i campionati europei di calcio “Euro 2020” organizzati dalla Uefa, ma il cosiddetto "volontariato" è in realtà, e a tutti gli effetti, un lavoro subordinato e come tale dovrebbe essere trattato e pagato.

Dietro il volontariato si manifesta la volontà evidente di imporre un modello ambiguo, e allo stesso tempo accattivante, di lavoro a costo zero a tutto vantaggio dei padroni, non più soddisfatti dello sfruttamento, delle vessazioni, dei salari da fame e del precariato, ma in cerca di forme nuove di schiavitù da proporre.

Il "format del volontariato" vuole essere proposto ovunque dai padroni in cerca di super guadagni, utilizzando il lavoratore volontario e gratuito in contrapposizione a quello retribuito.

Questo sistema a partire dall'Expo di Milano 2015 si è diffuso ovunque e su più livelli. Ne abbiamo avuto una dimostrazione con il “Jova beach party”, Jovanotti, dove la “Coop” e alcuni comuni hanno cercato un esercito di volontari disposti a lavorare dalle 10 alle 16 ore in cambio di bibita, panino e un “gadget speciale”, o per il festival Caffeina a Viterbo dove da anni centinaia di persone lavorano gratuitamente e vengono sfruttate.

Lo specchietto per le allodole spesso è un’esperienza da riportare nel curriculum per un futuro lavoro, conoscenze e contatti che possono essere utili al fine di trovare un impiego, fino al prestigio di far parte del successo di questa o quella iniziativa. Successo che però porta guadagni solo a chi  organizza, pesando sulle spalle di giovani che si affacciano al mondo del lavoro dove vige una competizione sfrenata e in cui la classe dirigente sta spazzando via diritti conquistati con anni di dure lotte.

Durante l’assemblea si sono evidenziate varie forme di lavoro non retribuito. Oltre a questi grandi eventi che sfacciatamente ingaggiano giovani non riconoscendo loro alcun compenso, facendo sembrare, anzi, addirittura che siano le lavoratrici e i lavoratori a dover ringraziare per la possibilità ricevuta, ci sono anche altre forme di lavoro non retribuito o ad altissimo sfruttamento. Ad esempio, tutto il lavoro di cura affidato alle donne, a cui viene socialmente imposto di occuparsi dello sviluppo dei bambini (futura forza lavoro), degli uomini in età lavorativa, nonché degli anziani, forza lavoro non più utilizzabile di cui la società capitalista non vuole farsi carico. Durante l’assemblea si è approfondito, anche attraverso delle slide, il tema dell’alternanza scuola-lavoro, evidenziando come la scuola sia sempre più orientata verso una formazione utile alle aziende, arrivando addirittura a fornire a queste manodopera gratuita. Le varie riforme del sistema scolastico, che sono state attuate da governi sia di centrodestra che di centrosinistra, dal concetto di “autonomia scolastica” in poi hanno trasformato sempre più il mondo della formazione e dell’istruzione pubblica in scuole-aziende. Oggi, l’alternanza scuola-lavoro si configura come una forma di iper sfruttamento a cui molti studenti e molte studentesse si sono opposti in quanto spaccia per formazione una prestazione lavorativa a costo zero per le aziende che se ne avvalgono. 

La presentazione della campagna portata avanti dall’organizzazione politica Classe contro Classe, è stata organizzata in collaborazione con Sinistra Anticapitalista Aprilia e ospitata nella sede di quest’ultima in Via delle Magnolie, 10.

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