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Maxi blitz all’alba al campo nomadi di Castel Romano, sulla Pontina. Cento uomini in campo. Le rivendicazioni del sindacato Sulpl.

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Maxi blitz all’alba al campo nomadi di Castel Romano, sulla Pontina. Cento uomini sono scesi in campo per eseguito un controllo straordinario all’interno dell’area dove, negli anni, si sono susseguiti molti eventi di criminalità e ci sono state tensioni, tanto che il campo nomadi è quotidianamente presidiato dalle forze dell’ordine. Proprio questa circostanza, recentemente – durante un controllo dei veicoli in entrata e uscita  – ha generato nuove tensioni. In campo questa mattina è scesa la Polizia e la Polizia Locale di Roma Capitale. Dal sindacato Sulpl, dei vigili urbani, la richiesta di garanzie e tutele per le proprie donne ed i propri uomini, impiegati in veri e propri servizi di ordine pubblico, e la relativa indennità giornaliera di forza di polizia.

“Non passa ormai giorno senza che i caschi bianchi romani, vengano impiegati in veri e propri servizi di ordine pubblico, senza che però alle donne e agli uomini che vi partecipano, venga riconosciuto lo status, le garanzie, le tutele per non parlare della relativa indennità giornaliera di forza di polizia”, afferma Marco Milani, segretario romano aggiunto del Sulpl, il sindacato dei vigili urbani.

“Il Governo prenda atto di come le polizie locali siano ormai presenza prevalente sul territorio delle grandi metropoli e di come ciò le renda imprescindibili nell’apparato di Sicurezza Urbana. – aggiunge – Si acceleri quindi su una legge di riforma della categoria che, in linea con quanto avviene in tutti gli Stati Europei, ci riconosca come forza di polizia ad ordinamento locale”.

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