Mazzate e colpi di pistola contro l'auto dei Carabinieri in via Lazio, ad Aprilia. Gli spari partiti da un revolver calibro 38. La dinamica.

Mazzate e colpi di pistola contro l’auto di due Carabinieri fuori servizio. Uno scambio di persona o un messaggio di fuoco all’Arma: sono diverse le ipotesi su cui si indaga senza sosta dopo gli spari...

A cura di Redazione
06 marzo 2025 11:19
Mazzate e colpi di pistola contro l'auto dei Carabinieri in via Lazio, ad Aprilia. Gli spari partiti da un revolver calibro 38. La dinamica. -
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Mazzate e colpi di pistola contro l’auto di due Carabinieri fuori servizio. Uno scambio di persona o un messaggio di fuoco all’Arma: sono diverse le ipotesi su cui si indaga senza sosta dopo gli spari esplosi l’altro ieri sera attorno alla mezzanotte in via Lazio, ad Aprilia. Una banda di malviventi, a bordo di due auto, ha affiancato la Toyota Yaris bianca dove si trovavano due militari fuori servizio, un uomo ed una donna.

Uno dei banditi, travisato in volto da passamontagna, sarebbe sceso da una delle vetture, colpendo il cofano della Yaris con una mazza. Poi sono stati esplosi almeno 5 colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vettura. I due militari hanno tentato di sottrarsi all’agguato, ingranando la retromarcia. Due proiettili li hanno presi di striscio, provocando lievi feriti.

Sul posto sono piombate diverse pattuglie dei Carabinieri, che hanno subito avviato le indagini, battendo a tappeto la città ed eseguendo una serie di perquisizioni mirate, soprattutto nel quartiere Toscanini. Nel corso della notte, un cittadino croato è stato arrestato dopo essere stato trovato in possesso di due pistole e di un revolver, di una maschera e di altro materiale per commettere rapine, ma potrebbe non essere coinvolto nella vicenda. Esami stub sarebbero stati eseguiti a carico di alcuni pregiudicati. L’arma utilizzata, secondo i bossoli rinvenuti a terra, potrebbe essere un revolver calibro 38.

Proprio al quartiere Toscanini, lo scorso fine settimana, 13 spari sono stati esplosi contro il portone di un’abitazione, in via Belgio. I due episodi - secondo gli inquirenti - potrebbero essere collegati a legati ad una faida per il controllo dello spaccio sul territorio; faida aperta, probabilmente, dopo l’operazione “Assedio” di luglio scorso.

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