Operazione “Estrella”, Traffico di auto “fantasma” bloccato dalla Polizia: due arresti. Indagine coordinata dalla Procura di Velletri.

Traffico di auto “fantasma” bloccato dalla Polizia. Con le accuse di riciclaggio, ricettazione e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale, gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito nei gi...

A cura di Redazione
27 novembre 2025 11:03
Operazione “Estrella”, Traffico di auto “fantasma” bloccato dalla Polizia: due arresti. Indagine coordinata dalla Procura di Velletri. -
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Traffico di auto “fantasma” bloccato dalla Polizia. Con le accuse di riciclaggio, ricettazione e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale, gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito nei giorni scorsi 2 custodie cautelari personali: una agli arresti domiciliari,  l’altra di presentazione giornaliera all’autorità giudiziaria. Gli indagati vendevano auto clonate regolarmente circolanti in Spagna. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti nell’ambito dell’operazione “Estrella”. L’indagine - durata circa 5 mesi - è stata coordinata dalla Procura di Velletri e scaturisce dal controllo di un’auto, una Jeep Renegade, eseguito dalla Polizia Stradale di Roma Sud. Recuperati altri 17 veicoli risultati importati dalla Spagna dagli stessi soggetti e con le stesse modalità.

“Nella circostanza dopo accurati riscontri effettuati, - spiegano dalla Questura di Roma - la vettura apparentemente di origine spagnola, è risultata essere contraffatta e riciclata attraverso la procedura di nazionalizzazione.

Proprio questa procedura insospettisce i poliziotti che procedono ad effettuare accertamenti presso l’agenzia delle entrate e la motorizzazione.

L’intuito si rivela giusto, altri 17 veicoli risultano importati dalla Spagna dai medesimi soggetti con le stesse modalità.

Attraverso i servizi di cooperazione stranieri, vengono eseguiti dei controlli incrociati per verificare le vicissitudini delle auto importate, scoprendo che le stesse continuano a circolare regolarmente in Spagna.

Gli agenti in poco tempo scoprono l’esistenza di un fenomeno di riciclaggio di vetture ben strutturato nell’ambito della zona dei castelli romani e facente capo a due persone.

I due, dopo aver reperito autovetture di provenienza furtiva, procedevano al “maquillage” di tutti i dati identificativi a partire dalla ripunzonatura del telaio, la riscrittura delle centraline, nonché alla sostituzione delle etichette, infine dopo averle munite di documentazione spagnola, attraverso la richiesta di nazionalizzazione, ottenute targhe e carta di circolazione italiana regolari, le commercializzavano attraverso canali di vendita prettamente online, a persone ignare”.

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