“Ospedale Riuniti di Anzio abbandonato al suo destino. A chi giova lo smantellamento?” La denuncia della Ugl Salute nazionale.
“L’Ospedale Riuniti di Anzio è abbandonato al suo destino. A chi giova lo smantellamento?” domanda il segretario nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano. “Stupisce l’inerzia della Regione Lazio...
“L’Ospedale Riuniti di Anzio è abbandonato al suo destino. A chi giova lo smantellamento?” domanda il segretario nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano. “Stupisce l’inerzia della Regione Lazio - denuncia - il rischio è che a breve il “Riuniti” possa subire un declassamento da DEA di I livello a presidio ospedaliero di base. E se dovesse accadere, - sottolinea - non sarebbero più garantiti quei servizi essenziali come, ad esempio, la gestione delle emergenze”. La Ugl Salute chiede che venga aperto al più presto un tavolo di confronto.
“Quello che sta accadendo al Presidio Ospedaliero di Anzio e Nettuno - prosegue il segretario della UGL - non ha nulla a che vedere con un progetto di razionalizzazione e programmazione. Siamo di fronte solo allo smantellamento costante di una struttura, al servizio di un territorio molto ampio, che inesorabilmente sta andando verso la chiusura ormai abbandonata al suo destino”.
“Siamo prossimi alla stagione estiva quando la richiesta di assistenza, per l’arrivo di migliaia di villeggianti, verrà moltiplicata. Nonostante ciò, il rischio è che a breve il Riuniti possa subire il declassamento.
La Regione Lazio resta inerme di fronte ad un depauperamento di una struttura storica, radicata sul territorio, quasi che la si voglia accompagnare inesorabilmente verso la chiusura.
A chi giova questa situazione? Lo chiediamo al Presidente Francesco Rocca, ai vertici della ASL Roma 6 e alla politica locale. Perché si è arrivati a questo punto? Serve aprire al più presto un tavolo di confronto, coinvolgendo anche le parti sociali, per salvare il Presidio Ospedaliero Riuniti di Anzio e Nettuno e restituire ai cittadini una struttura in grado di far fronte alle loro lecite richiesti di assistenza e cura” conclude il sindacalista”.