Produzione clandestina di sigarette. A Pomezia uno degli imponenti opifici sequestrati dalla Finanza di Palermo.
Rinvenute e sequestrate 27 tonnellate di sigarette e 19 tonnellate di tabacco.
Produzione clandestina di sigarette. Era Pomezia uno degli imponenti opifici sequestrati nel corso di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Palermo. Le fiamme gialle hanno posto i sigilli ad uno stabilimento industriale per la produzione clandestina di sigarette e due imponenti centri di stoccaggio: uno era a Pomezia e l’altro a Ferentino, in provincia di Frosinone. Rinvenute e sequestrate 27 tonnellate di sigarette e 19 tonnellate di tabacco. Oltre 2 milioni di euro il valore degli impianti, in grado di produrre, ogni giorno, circa 4 milioni di sigarette. La Finanza ha posto sotto sequestro anche tutto il materiale per il confezionamento dei pacchetti, riportanti i loghi di rinomate case di produzione (come Marlboro, Rothmans, Camel e Winston) e 4 autoarticolati utilizzati per i trasporti. 7 persone, di nazionalità bulgara e ucraina, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.
“Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale Palermo, con il supporto operativo dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Roma e di Frosinone, hanno condotto una vasta operazione a contrasto dell’illecita produzione di tabacchi lavorati di contrabbando.
Nel dettaglio, nel quadro di un intervento coordinato dalla Procura Europea (E.P.P.O.) - sede di Palermo, le Fiamme Gialle hanno individuato, in due siti ubicati a Pomezia (RM) e a Ferentino (FR), un imponente opificio industriale per la fabbricazione di sigarette, dotato di tutte le attrezzature e i macchinari necessari per la realizzazione di due linee di produzione su larga scala, nonché uno stabilimento destinato allo stoccaggio di materiale precursore e di prodotto finito.
All’interno degli stabilimenti, insistenti su un’area totale di circa 4.000 m2, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 27 tonnellate di sigarette, 19 tonnellate di tabacco, 134 bancali di precursori, tra cui materiali per il confezionamento dei pacchetti di sigarette con i loghi di rinomate case di produzione (Marlboro, Rothmans, Camel e Winston) e 4 autoarticolati utilizzati per i trasporti.
All’atto dell’accesso, inoltre, è stata rilevata la presenza di 7 soggetti di nazionalità bulgara e ucraina, tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria delegante per i reati di detenzione di tabacchi lavorati di contrabbando e di contraffazione marchi.
Particolarmente complessa si è rivelata l’esatta localizzazione degli stabilimenti, a causa delle rigorose precauzioni messe in atto dai trasportatori per celare i luoghi di produzione e stoccaggio. Gli autori delle condotte illecite utilizzavano anche mezzi di bonifica per tutelare la merce destinata agli stabilimenti illegali, in particolare dispositivi jammer e rilevatori di frequenze, utilizzati, rispettivamente, per inibire le comunicazioni radio (bloccando segnali come GSM e GPS) e per individuare eventuali apparecchiature di localizzazione satellitare installate dalle forze di Polizia.
In tal senso, si è reso necessario sviluppare un’intensa e meticolosa attività di monitoraggio, che si è avvalsa dell’ausilio di sistemi di videosorveglianza e di prolungati servizi di appostamento e di pedinamento, nonché dell’impiego di droni.
Le sigarette sottoposte a sequestro, se immesse sul mercato, avrebbero comportato un mancato introito per le casse dello Stato e dell’Unione Europea (in termini di accise e di IVA evasa) pari a 7,4 milioni di euro.
Ammonta, invece, a 700 mila euro al giorno il profitto illecito che l’impianto era in grado di assicurare; in un anno oltre 240 milioni di euro, per un danno alle finanze pubbliche di circa 160 milioni di euro.
La rilevante attività di servizio portata a termine conferma la costante attenzione e il perdurante impegno della Procura Europea - E.P.P.O. e della Guardia di Finanza nel contrasto al contrabbando di sigarette”.