Scatenarono una rivolta in carcere a Latina: 3 detenuti sotto inchiesta

Rivolta carceraria dello scorso 28 Ottobre a Latina: scatta per 3 detenuti un’ordinanze di custodia cautelare.

A cura di Redazione
18 dicembre 2025 13:24
Scatenarono una rivolta in carcere a Latina: 3 detenuti sotto inchiesta  -
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Rivolta carceraria dello scorso 28 Ottobre a Latina: scatta per 3 detenuti un’ordinanze di custodia cautelare. Nell'ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, Procuratore f.f. dottoressa Luigia Spinelli e sostituto procuratore dott.ssa Valentina Gianmaria, sono state eseguite dalla polizia penitenziaria di Latina tre ordinanze applicative di custodia cautelare emesse dalla dottoressa Mara Mattioli nei confronti di tre detenuti, indagati di essere i promotori di una gravissima rivolta carceraria, verificatasi lo scorso 28 ottobre 2025.

In particolare, il 23 ottobre 2025 cinque detenuti ristretti nella camera 6 del primo piano del Carcere di Latina, dalle 20.30 circa iniziava una forma di protesta con la battitura delle inferriate, per manifestare il proprio dissenso e la propria disapprovazione rispetto al regime chiuso attuato in tale Istituto.

Alle ore 21.10 circa l’Agente in servizio alla Sezione 1 Piano A, procedeva al ritiro di uno specchio normalmente in uso nelle camere detentive, che nella circostanza era stato utilizzato dai detenuti per spiare l’attività del personale.

Tale pretesto scatenava una rivolta promossa da tre detenuti. che culminava nella distruzione del mobilio ed altri beni dell’amministrazione presenti nella cella nonché nell'incendio nel corridoio di coperte, lenzuola e bombolette di gas.

I detenuti rivolgevano anche minacce agli operanti della polizia penitenziaria e lanciavano contro gli agenti una coperta piena d'olio incendiata con potenziale rischio per l’incolumità altrui.

Nel corso delle operazioni di contenimento dell’evento critico sono stati rilevati ingenti danni e un principio d’incendio in fase di propagazione e tra gli oggetti in fiamme è stata individuata la presenza di una bomboletta di gas avvolta da materiale cartaceo con il conseguente rischio di esplosione.

Per evitare il propagarsi dell’incendio e prevenire il rischio di detonazione, la polizia penitenziaria interveniva immediatamente utilizzando un estintore, circoscrivendo e spegnendo le fiamme impedendo cosi che l’incendio si propagasse all’interno del reparto detentivo.

La rivolta carceraria determinava anche la sospensione del servizio di somministrazione farmaci agli altri detenuti.

Nell’ambito della medesima indagine sono stati indagati anche altri tre detenuti.

A tre dei sei detenuti indagati è contestato anche un ulteriore episodio di grave violenza perpetrato ai danni di un altro detenuto.

In particolare, due indagati dopo aver fatto ingresso nella cella n. 2 della Casa Circondariale di Latina sferravano pugni sul volto del detenuto con calci nelle costole e in faccia nonché dopo aver afferrato un bastone della scopa gli davano dei colpi in testa cosi da cagionargli lesioni consistite in “contusioni craniche e del massiccio facciale giudicate guaribili in 5 giorni.

Infine lo minacciavano preferendo le seguenti parole: “se parli ti uccidiamo la famiglia perché sappiamo che hai una moglie e quattro figli” al fine di non fargli presentare una denuncia per le lesioni subite.

Il procedimento è in fase di indagine e vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

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