Sequestrano un cittadino del Bangladesh e chiedono 50mila euro di riscatto ai familiari: i Carabinieri di Frascati eseguono 5 decreti di fermo.
Rapinano e sequestrano un 53enne del Bangladesh, poi chiedono 50mila euro di riscatto ai familiari: i Carabinieri della Compagnia di Frascati, a seguito di un’indagine avviata ad inizio mese, hanno es...
Rapinano e sequestrano un 53enne del Bangladesh, poi chiedono 50mila euro di riscatto ai familiari: i Carabinieri della Compagnia di Frascati, a seguito di un’indagine avviata ad inizio mese, hanno eseguito 5 decreti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Il provvedimento è stato eseguito nei confronti di 4 persone: 2 cittadini del Bangladesh, un indiano e un cittadino Afghano, tutti con precedenti. Fermo di indiziato di delitto, invece, per una quinta persona, un altro cittadino del Bangladesh. Per tutti gli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
“L’indagine - spiega la nota dei Carabinieri - è partita il 1° ottobre scorso dopo la denuncia ai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, da parte di un cittadino del Bangladesh che riferiva della scomparsa del fratello che dal 29 settembre non aveva fatto ritorno a casa. In particolare, l’attività investigativa condotta dai Carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che gli indagati, con un tranello, avevano attirato la vittima, lo avevano rapinato e sequestrato, chiedendo un riscatto ai suoi familiari, per poi liberarlo dopo aver ricevuto 10.000 euro.
La vittima, un uomo del Bangladesh di 53 anni, la mattina del 3 ottobre, una volta rilasciato, ha denunciato ai Carabinieri che la notte del 30 settembre, tramite un appuntamento telefonico aveva incontrato in via delle Cave a Roma, uno degli indagati, che credeva essere suo amico, ma all’appuntamento quest’ultimo e altri quattro uomini, lo avevano aggredito con pugni e calci; rapinato della sua auto, di 7200 euro in contanti, dei suoi due telefoni cellulari, dei documenti e della sua carta prepagata; sotto la minaccia di due coltelli puntati alle tempie, lo imbavagliavano e legavano e lo conducevano in un rifugio; nei giorni del sequestro era stato spostato in vari covi e tenuto quasi sempre legato e imbavagliato; inoltre continuamente minacciato e malmenato affinché convincesse i suoi familiari in Bangladesh a pagare un riscatto di 50.000 euro.
All’alba del 3 ottobre gli era stato comunicato che i suoi parenti avevano versato una rata di 10.000 euro in contanti a un personaggio in Bangladesh, non ancora identificato, e pertanto, veniva liberato. Gli indagati, infatti, avevano contattato la madre della vittima in Bangladesh, richiedendo un riscatto di 50.000 euro, facendole sentire la voce del figlio.
Al termine dell’incubo, l’uomo è stata visitato presso l’ospedale di Roma Tor Vergata a causa delle ferite riportate, ottenendo 30 giorni di prognosi. L’attività investigativa condotta dai Carabinieri di Frascati, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza circa i ruoli di ciascuno degli indagati. Uno in particolare cittadino del Bangladesh come promotore e organizzatore del sequestro di persona mentre gli altri 4 come materiali esecutori.
I provvedimenti di fermo si sono resi necessari poiché era emerso che l’organizzatore del sequestro stava pianificando di fuggire all’estero; c’era l’intenzione di effettuare un secondo sequestro di persona, nei confronti della stessa vittima, per ottenere un’ulteriore somma di denaro poiché, i 10.000 euro versati inizialmente, erano considerati una prima tranche dell’intera somma inizialmente richiesta. Dopo l’arresto i 5 sono stati condotti presso Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato i fermi, disponendo per tutti la custodia cautelare in carcere.