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Superbonus 110%, falsi crediti per oltre 150mila euro per lavori mai eseguiti: la Finanza di Latina denuncia un imprenditore.

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Falsi crediti Superbonus 110% per oltre 150.000 euro per lavori mai eseguiti: la Finanza di Latina denuncia un imprenditore di Minturno. Su ordine del Tribunale di Cassino, le fiamme gialle questa mattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure interdittive e reali. L’indagine ha preso il via da una serie di denunce di proprietari di immobili del sud pontino che, dopo la sottoscrizione del contratto di appalto, e in alcuni casi, del versamento delle somme concordate all’impresa esecutrice dei lavori, non vedevano realizzati gli interventi edilizi. Disposto il sequestro preventivo dei crediti indebitamente maturati dall’azienda pontina, pari alla somma di circa 153mila euro. Nell’inchiesta è coinvolto anche un professionista della provincia di Caserta.

“L’indagine, condotta dai militari del Gruppo di Formia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, – spiegano dal Comando provinciale di Latina – ha preso avvio da una serie di denunce prodotte da diversi proprietari di immobili del sud pontino che, dopo la sottoscrizione del contratto di appalto ed, in taluni casi, del versamento all’impresa esecutrice dei lavori, delle somme contrattualizzate, non vedevano realizzati, in tutto o in parte, gli interventi edilizi nell’ambito delle misure di sostegno all’economia, denominate “Superbonus 110%”, previste dal D.L. n. 34/2020 e relative a linee di finanziamento del P.N.R.R…

Dalle successive investigazioni, risulterebbe che la società, con sede a Santi Cosma e Damiano, avrebbe dichiarato al Fisco la spettanza di circa 153.000 euro di crediti d’imposta inesistenti, a fronte dell’esecuzione di lavori edilizi di fatto mai eseguiti, ovvero realizzati in minima parte, nonché privi della documentazione necessaria che consentisse l’effettiva maturazione dell’agevolazione fiscale.

Pertanto, gli investigatori hanno avanzato alla competente Autorità Giudiziaria la proposta di applicazione di una misura cautelare reale al fine di aggredire l’illecito arricchimento conseguito dall’imprenditore, in ordine all’ipotesi di reato di cui all’art. 640 bis c.p. – Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le condotte illecite, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero state realizzate dalla società edile, almeno in un caso, anche con l’ausilio di un professionista della provincia di Caserta che ha asseverato, per accedere al beneficio fiscale, i lavori apponendo il relativo visto previsto dalla normativa di settore.

Il G.I.P. del Tribunale, condividendo la richiesta del P.M. della Procura di Cassino, ha emesso l’ordinanza interdittiva del divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per dodici mesi, a carico del rappresentante legale dell’impresa di Santi Cosma e Damiano (LT), nonché il sequestro preventivo, sul proprio cassetto fiscale, dei crediti indebitamente maturati dalla stessa, pari alla somma di circa € 153.000,00. Il professionista asseveratore, invece, è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere di falsa asseverazione di lavori non eseguiti.

L’intervento delle Fiamme Gialle pontine testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza nell’attività di contrasto alle condotte che pregiudicano il corretto impiego delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere la ripresa a seguito della crisi economica, nell’ottica di garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto”.

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