Tonnellate di rifiuti, anche speciali, abbandonati in un’area di 3mila metri quadri a Sermoneta. Scatta il sequestro della Finanza.

Tonnellate di rifiuti, anche speciali, abbandonati in un’area di 3mila metri quadri in una zona rurale di Sermoneta. Scatta il sequestro preventivo. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Fina...

A cura di Redazione
08 ottobre 2025 11:36
Tonnellate di rifiuti, anche speciali, abbandonati in un’area di 3mila metri quadri a Sermoneta. Scatta il sequestro della Finanza. -
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Tonnellate di rifiuti, anche speciali, abbandonati in un’area di 3mila metri quadri in una zona rurale di Sermoneta. Scatta il sequestro preventivo. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina. La discarica abusiva era sorta nelle vicinanze del canale Rio Martino e attigua ad altre aree di interesse naturalistico. Due soggetti sono stati denunciati a piede libero. Nel terreno sono stati rinvenuti centinaia di metri cubi di cascami metallici, parti di auto, pneumatici, olii esausti, decine di auto da rottamare, ed ancora batterie esauste, solventi, climatizzatori, macchinari edili e motori, il tutto disseminato e a diretto contatto con il terreno, con il rischio di sversamento di sostanze nocive per l’ambiente.

“Nei giorni scorsi, i militari, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione degli illeciti in materia ambientale,  - si legge nella nota della Guardia di Finanza - hanno sequestrato l’area privata di 3000 metri quadri su cui giacevano tonnellate di rifiuti, anche speciali, con il rischio di sversamento nel terreno di sostanze nocive per l’ambiente.

Il sito è stato individuato a seguito di mirata ricerca informativa, osservazione delle mappe aerofotogrammetriche e riscontri alle banche dati in uso al Corpo, con individuazione, nella zona rurale di Sermoneta, di un’area piuttosto estesa adibita a discarica poi rivelatasi abusiva – posta nelle vicinanze del canale Rio Martino ed attigua ad altre aree di interesse naturalistico.

In tale terreno sono stati rinvenuti centinaia di metri cubi di cascami metallici, parti di autoveicoli, pneumatici fuori uso, parabrezza, oli esausti, cerchioni in ferro di autoveicoli, decine di autoveicoli da rottamare, batterie auto esauste, solventi, climatizzatori, container, macchinari edili, motori e parti di essi, nonché di meccanica varia, letti ospedalieri, frigoriferi ed elettrodomestici vari, il tutto disseminato e a diretto contatto con il terreno.

Le preliminari attività eseguite dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Latina, permettevano di individuare gli intestatari della superficie e l’assenza di titoli amministrativi e/o autorizzativi prevista dal D.lgs 3 aprile 2006, n. 152, di contratti o altri atti giuridici idonei ad attestare la concessione in uso a terzi degli immobili individuati, ipotizzando, pertanto, per tale condotta, l’esercizio abusivo dell’attività di gestione di raccolta, deposito e gestione di rifiuti speciali, con il conseguente deferimento alla locale Procura della Repubblica di due soggetti.

Ricorrendo il pericolo che la libera disponibilità dell’area in trattazione potesse aggravare o protrarre le conseguenze del reato di cui all’art. 256 del D.Lgs. 3 aprile 2006 nr. 152, veniva eseguito il sequestro preventivo di tutto il sito, provvedimento successivamente convalidato dal GIP del Tribunale di Latina.

L'attività operativa, svolta nell’ambito di una più ampia azione di controllo economico del territorio assicurata dalla Guardia di Finanza, - conclude la nota - testimonia l’impegno profuso dal Corpo anche nell’importante settore della tutela del patrimonio paesaggistico, dell’ambiente e della salute pubblica.

Si evidenzia che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte della polizia giudiziaria e che, in ossequio al principio della presunzione di innocenza, le persone segnalate non possono essere ritenute colpevoli fino al definitivo accertamento dei fatti con sentenza irrevocabile”.

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