Torvaianica, attentato a Sigfrido Ranucci. Presidio davanti all’abitazione del conduttore di Report. Le indagini.

Attentato esplosivo al giornalista Sigfrido Ranucci. In tantissimi al presidio presso l’abitazione del conduttore di Report, a Torvaianica, nella zona di Campo Ascolano, dove lo scorso giovedì sera ig...

A cura di Redazione
18 ottobre 2025 14:26
Torvaianica, attentato a Sigfrido Ranucci. Presidio davanti all’abitazione del conduttore di Report. Le indagini. -
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Attentato esplosivo al giornalista Sigfrido Ranucci. In tantissimi al presidio presso l’abitazione del conduttore di Report, a Torvaianica, nella zona di Campo Ascolano, dove lo scorso giovedì sera ignoti hanno fatto esplodere un ordigno rudimentale con un chilo di esplosivo, che ha completamente distrutto la sua auto e quella di sua figlia. All’iniziativa di solidarietà e vicinanza, che si è svolta sotto lo slogan slogan “Siamo noi la scorta di Sigfrido Ranucci”, hanno preso parte le associazioni antimafia, tantissimi cittadini, sigle sindacali ed altre realtà associative del territorio. Presenti anche i sindaci di Pomezia ed Anzio, Veronica Felici e Aurelio Lo Fazio.

Il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici, a nome di tutta la cittadinanza, ha partecipato, insieme agli assessori e ai consiglieri comunali, alla manifestazione di solidarietà organizzata per il giornalista. Già ieri il Sindaco Felici aveva voluto esprimere personalmente la propria vicinanza a Sigfrido Ranucci e si è mantenuta in costante contatto con le Forze dell’Ordine per garantire la sicurezza sul territorio. “Oggi la città si stringe attorno al suo concittadino - ha commentato - per esprimere vicinanza e sostegno, ribadendo con forza che Pomezia non tollera violenza né intimidazioni e difende i valori della libertà di informazione”.

Al presidio anche il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio e l’assessore al turismo Valentina Corrado: “Un gesto vile e da condannare - ha commentato Lo Fazio - ho portato a Ranucci, grande professionista del servizio pubblico, la solidarietà mia e quella della città di Anzio”.

"Il lavoro di informazione che offre Report è indispensabile ed evidentemente dà fastidio - ha aggiunto la Corrado - essere a fianco di Ranucci oggi è  importante, ma ancora di più lo è farlo lavorare senza lacci o lacciuoli, senza insultarlo quotidianamente o denunciarlo in continuazione. A lui va tutta la mia solidarietà”.

 LE INDAGINI

Le indagini - coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia - intanto, proseguono incessanti. Le verifiche sono affidate ai Carabinieri. Si stanno vagliando diverse piste, tutte legate alle inchieste “scomode” condotte nel recente passato dal giornalista di Report. Chi è entrato in azione, conosceva bene le abitudini e gli spostamenti di Ranucci, ed ha atteso che la sua scorta giovedì si allontanasse. Il giornalista ha fornito una serie di elementi ai magistrati, che ieri lo hanno ascoltato per oltre due ore.

“Abbiamo delineato con i magistrati un contesto - ha detto Ranucci - Ci sono quattro/cinque tracce importanti che però, per coincidenza, alla fine riconducono sempre agli stessi ambiti. Sono cose molto complesse da provare”.

Tra le piste, oltre a quella della malavita organizzata, anche quella che riconduce agli ultras.

 Il fascicolo, al momento, è stato aperto per danneggiamento aggravato e violazione della legge sulle armi, ed è sul tavolo del pm Carlo Villani e dell'aggiunto Ilaria Calò, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi.

Nei confronti del giornalista è arrivata la solidarietà, unanime, di tutto il mondo politico, a partire dalle massime cariche dello Stato.

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