Torvaianica, attentato a Sigfrido Ranucci. Presidio davanti all’abitazione del conduttore di Report. Le indagini.
Attentato esplosivo al giornalista Sigfrido Ranucci. In tantissimi al presidio presso l’abitazione del conduttore di Report, a Torvaianica, nella zona di Campo Ascolano, dove lo scorso giovedì sera ig...
Attentato esplosivo al giornalista Sigfrido Ranucci. In tantissimi al presidio presso l’abitazione del conduttore di Report, a Torvaianica, nella zona di Campo Ascolano, dove lo scorso giovedì sera ignoti hanno fatto esplodere un ordigno rudimentale con un chilo di esplosivo, che ha completamente distrutto la sua auto e quella di sua figlia. All’iniziativa di solidarietà e vicinanza, che si è svolta sotto lo slogan slogan “Siamo noi la scorta di Sigfrido Ranucci”, hanno preso parte le associazioni antimafia, tantissimi cittadini, sigle sindacali ed altre realtà associative del territorio. Presenti anche i sindaci di Pomezia ed Anzio, Veronica Felici e Aurelio Lo Fazio.
Al presidio anche il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio e l’assessore al turismo Valentina Corrado: “Un gesto vile e da condannare - ha commentato Lo Fazio - ho portato a Ranucci, grande professionista del servizio pubblico, la solidarietà mia e quella della città di Anzio”.
"Il lavoro di informazione che offre Report è indispensabile ed evidentemente dà fastidio - ha aggiunto la Corrado - essere a fianco di Ranucci oggi è importante, ma ancora di più lo è farlo lavorare senza lacci o lacciuoli, senza insultarlo quotidianamente o denunciarlo in continuazione. A lui va tutta la mia solidarietà”.
LE INDAGINI
“Abbiamo delineato con i magistrati un contesto - ha detto Ranucci - Ci sono quattro/cinque tracce importanti che però, per coincidenza, alla fine riconducono sempre agli stessi ambiti. Sono cose molto complesse da provare”.
Tra le piste, oltre a quella della malavita organizzata, anche quella che riconduce agli ultras.
Il fascicolo, al momento, è stato aperto per danneggiamento aggravato e violazione della legge sulle armi, ed è sul tavolo del pm Carlo Villani e dell'aggiunto Ilaria Calò, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi.
Nei confronti del giornalista è arrivata la solidarietà, unanime, di tutto il mondo politico, a partire dalle massime cariche dello Stato.