fbpx
HomeArchivio CronacaViolentata ripetutamente dal cognato, con il consenso del marito: due indiani in...

Violentata ripetutamente dal cognato, con il consenso del marito: due indiani in manette a Fondi.

Articolo Pubblicato il :

Violentata ripetutamente dal cognato, con l’inconcepibile consenso del marito: due indiani di 50 e 40 anni sono finiti in manette a Fondi con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Gli arresti – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Castriota del Tribunale di Latina, su richiesta del Sostituto Procuratore Sgarrella, nei – sono stati eseguiti dagli agenti del locale Commissariato di Polizia. La misura restrittiva è scattata a seguito di una serie di denunce sporte dalla vittima, anche lei di nazionalità indiana. I racconti della donna hanno portato alla luce un vero e proprio calvario che la poveretta ha dovuto sopportare da quando aveva raggiunto il marito in Italia. Quest’ultimo, insieme a suo cognato, erano diventati l’incubo della donna, per una serie di pressanti richieste sessuali da parte del cognato con l’accondiscendenza di suo marito.

“Nei suoi racconti la donna  riferiva di aggressioni, di palpeggiamenti quasi quotidiani e di uno stretto controllo posto in essere dal cognato di suo marito – racconta la Polizia – che le  impediva sia di uscire di casa che di recarsi in Ospedale per farsi medicare, con la minaccia di pubblicare in rete, delle immagini scabrose, riprese a sua insaputa.

Successivamente, la donna,  grazie all’aiuto di una amica e connazionale, trovava la forza ed il coraggio di denunciare tutto alla Polizia di Fondi. Successivamente, con la collaborazione  dei servizi sociali comunali, per sottrarla ad ulteriori violenze dei suoi aguzzini, veniva accompagnata in una struttura protetta fuori dalla provincia pontina.

I due uomini, rintracciati sul posto di lavoro, dopo le formalità di rito venivano tradotti presso la loro abitazione in regime di arresti domiciliari e tenuti a disposizione della competente autorità giudiziaria”.        

spot_img
ARTICOLI CORRELATI
spot_img

NOTIZIE PIù LETTE