Il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, si ricandida alle prossime elezioni comunali ma abbandona il Movimento 5 Stelle e si presenta con una lista civica chiamata “Essere Pomezia”. “Ho scelto di ricandidarmi – ha spiegato Fucci – perché per 5 anni ho lavorato per salvare la nostra città dal fallimento, per renderla più bella e pulita, per garantire servizi a tutti, in particolare alle fasce più deboli della popolazione. Ho scelto una lista civica perché il Movimento 5 Stelle non mi permette una nuova candidatura nel nome di una regola miope che non tiene conto del merito e delle persone”. La presentazione della lista “Essere Pomezia” si terrà sabato 17 marzo, alle 18.00, all’Hotel Selene”.
“Ho scelto di ricandidarmi – prosegue – perché amo questa città e mi sento parte di una grande comunità di persone che non si sono arrese al degrado, al clientelismo, alla cattiva politica, e ci hanno creduto, hanno creduto in me, nelle mie competenze e nel mio operato. Aperché abbiamo raggiunto risultati entusiasmanti – sostiene Fucci – che vanno tutelati, garantiti, ottimizzati, e perché ce ne sono molti altri da conquistare.
Ho scelto una lista civica perché il Movimento 5 Stelle non mi permette una nuova candidatura nel nome di una regola miope che non tiene conto del merito e delle persone. Ho scelto una lista civica perché credo fortemente che i partiti politici, di destra e di sinistra, non abbiano dato risposte alle esigenze della nostra città. Ho scelto una lista civica perché sono le persone che fanno il progetto, non un simbolo.
Alla politica di professione, quella che mi assicurava un incarico molto ben pagato come capo di gabinetto della Sindaca Raggi, ho preferito Pomezia e la politica del territorio, quella che si prende cura dei cittadini e fa crescere la città. L’impegno, la tenacia e la passione che ho messo in cinque anni di governo cittadino sono oggi ancora più forti in questo nuovo progetto. Continuità e crescita per Pomezia, perché la città non può ricominciare tutto da capo con persone senza esperienza da sindaco. Io ci metto ancora una volta la faccia e il cuore”.
