Confermati entro settembre i 160 licenziamenti alla Hclog di via Nettunense, azienda che si occupa della logistica per Acqua e Sapone e che si trova tra Aprilia e Lanuvio. Fino a poco tempo punto di riferimento per lo stoccaggio e lo smistamento delle merci per tutto il Lazio, ora il magazzino chiuderà definitivamente. 160 famiglie si troveranno senza uno stipendio. Negli ultimi due giorni si sono tenuti diversi incontri tra la società e i sindacati, l’ultimo con l’Usb che ha portato a qualche spiraglio almeno per poter accompagnare i dipendenti ad un’uscita più dignitosa. “Queste persone meritano rispetto – ha detto il sindacalista Vincenzo Quaranta che si sta battendo per limitare conseguenze pesanti in questa vertenza – i lavoratori negli ultimi due mesi hanno avviato una sorta di sciopero bianco che ha in pratica rallentato la gestione delle merci presso il sito di via Nettunense. L’azienda ora ci sta ascoltando, abbiamo ottenuto almeno questo. Ciò significa che si è mostrata sensibile ad ascoltare la nostra proposta. Vogliamo che vengano utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali del caso. A settembre per i lavoratori dovrà essere prevista la cassa integrazione, almeno per 24 anni. Cassa che naturalmente dovrà essere anticipata dall’azienda. Nel frattempo, gradualmente si cercherà di ricollocarli in qualche modo”. All’incontro avvenuto con l’Usb si è presentata anche un’agenzia interinale che ha fatto un primo screening sul territorio intercettando circa 30 aziende che potrebbero offrire un posto di lavoro a parte degli operai ora tagliati fuori: “Ci sembra una proposta poco allettante – dice ancora Quaranta – uno screening poi non è una certezza sui  posti di lavoro disponibili. Dunque la nostra lotta proseguirà. Abbiamo già chiesto l’intervento della Regione Lazio”. L’Usb rivendica invece l’uso di incentivi, della Naspi (la cosiddetta indennità mensile di disoccupazione). La Hclog e i sindacati si rivedranno tra una settimana, entro venerdì però l’azienda dovrà inviare alle maestranze la proposta di procedura in vista della cessazione dell’attività. “Noi invieremo per iscritto la richiesta di cassa integrazione – conclude il sindacato – per poi arrivare a concludere la trattativa tutelando i lavoratori il più possibile. I nuovi magazzini a Pavia e in Sardegna sono stati già avviati, dunque ormai la chiusura per il sito di Aprilia è inevitabile”.