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“Clinica di Aprilia divenuta ospedale, non sarà pubblico”

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“Non è prevista una trasformazione in ospedale pubblico, nel breve periodo non è in programma neanche l’inserimento di una camera di terapia intensiva”. E’ il Gruppo Lifenet – che da circa un anno ha rilevato la clinica di Aprilia – a chiarire alcuni punti dopo aver comunicato l’iniziativa di re-branding avviata dal gruppo privato che ingloba in sé numerose strutture sanitarie tra cui anche l’ospedale Regina Apostolorum di Albano e naturalmente la clinica apiliana. Di recente, infatti, proprio tramite il direttore generale Gabriele Coppa si era diffusa alla stampa la grande novità: la clinica “Città di Aprilia” si è trasformata in “Ospedale Città di Aprilia”. “Non soltanto un intervento di rebranding ma un passo che ci avvicina ancora di più al centro del progetto di Lifenet Healthcare – ha sottolineate il dottor Coppa – Il nuovo nome e il nuovo logo segnano un drastico cambio di passo verso il futuro della struttura e le nuove sfide che affronteremo”. Ma è bene chiarire subito: “Essendo Lifenet un gruppo attivo nel settore healthcare composto da ospedali privati accreditati, poliambulatori diagnostici e cliniche oculistiche e dentali non è prevista alcuna trasformazione in ospedale pubblico per la struttura di Aprilia. – Ha evidenziato il Gruppo milanese – il cambio di nome è avvenuto per dare un’identità coerente e riconoscibile con le altre strutture del gruppo. Al momento inoltre – precisano i vertici – non prevediamo nel breve periodo l’inserimento di una camera di terapia intensiva”.

In sostanza per la città di Aprilia non cambia nulla. La clinica anche se ha assunto il nome di ospedale resta una struttura privata accreditata che continuerà a fornire servizi sanitari ai cittadini del territorio con le stesse modalità di sempre. Il pronto soccorso è da sempre un grandissimo punto di riferimento per gli apriliani, ma anche per chi proviene dal litorale romano e dagli altri comuni vicini. Dunque resta una risorsa fondamentale, la speranza è che presto venga potenziata.

La riflessione del Tdm

“Era chiaro fosse un’operazione di marketing – spiega il coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato, Claudio Frollano – il cambio nome non è legato alle prestazioni che verranno offerte. Siamo comunque contenti che questa realtà rimanga sul nostro territorio, altrimenti la città di Aprilia, pensiamoci, non avrebbe assolutamente nulla. Speriamo si possa lavorare di più sull’offerta dei servizi in convenzione, la città ne ha bisogno. Auspichiamo si possa aumentare il numero dei posti letto per i ricoveri ordinari e speriamo che – aggiunge Frollano – il gruppo Lifenet possa comprendere che sull’offerta privata si possano attuare prezzi contenuti per andare incontro alla popolazione. C’è chi non ha un’assicurazione a cui rivolgersi e le liste d’attesa spesso sono troppo lunghe, quando poi si offre una visita a pagamento, soprattutto quelle specialistiche, il posto si trova subito. Ecco su questo c’è da lavorare. Cambiare questa  tendenza significherebbe rispettare il paziente e il territorio su cui si lavora. Il pronto soccorso – conclude Frollano – per noi è fondamentale, se sparisse sarebbe grave. Ogni giorno si curano molte persone in tempi accettabili e con grande professionalità”.

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