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Cluster elettorale, polemica tra la Lega e il direttore della Asl di Latina, Casati per la frase: “Salvini e Durigon dovrebbero stare a casa”.

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il Direttore Generale della Asl, Giorgio Casati

Sospetto cluster elettorale a Terracina, scoppia la polemica tra la Lega e il direttore della Asl di Latina, Giorgio Casati per la frase: “Salvini e Durigon dovrebbero stare a casa” pronunciata durante un intervista a Radio Capitale. Intanto, ha anticipato Casati, aumentano di nuovi i casi in provincia: oggi sono 49. Il Direttore Generale della Asl ha voluto chiarire il senso delle sue dichiarazione. La frase è stata pronunciata parlando del sospetto cluster legato alla  serata elettorale dello scorso 25 Settembre in un ristorante Terracina, dove era presente anche il Leader della Lega, a cui hanno partecipato anche due persone poi risultate positive (il conduttore della serata ed il Deputato Francesco Zicchieri, vicecapogruppo della Lega alla Camera). Oltre a Salvini, alla serata era presente anche il deputato pontino della Lega, Claudio Durigon, che non ha mandato giù le sue dichiarazioni: “Si informasse sulla decisione dei suoi uffici – ha replicato Durigon – che dal Dipartimento di prevenzione della Asl ha ricevuto la comunicazione di non essere sottoposto ad alcuna misura restrittiva”. Casati ha motivato così le sue dichiarazioni: “Se non c’è la certezza della negatività, la persona non dovrebbe avere contatti sociali e restare in isolamento”.

“Ci sono delle regole – ha dichiarato all’agenzia AdnKronos – se c’è stato un contatto diretto, con un’esposizione per oltre un quarto d’ora con un soggetto che è stato positivo, soprattutto se in assenza di dispositivi individuali, si deve stare in quarantena. Chiaro che, non essendo a conoscenza del fatto, Salvini si è mosso e ha avuto altri contatti, e quindi, qualora risultasse positivo, probabilmente faranno un drive in a Catania e dovranno screenare qualche migliaio di persone. Sarà lui poi a ricostruire, in caso di positività, i suoi contatti nei 14 giorni precedenti, e nelle Asl in cui si è verificata questa situazione si organizzeranno le attività diagnostiche, come stiamo facendo noi”.

“Per ora – sottolinea il direttore della Asl – il cluster di Terracina ancora non c’è. Abbiamo rilevato un paio di positivi che hanno partecipato a questo evento elettorale e stiamo facendo i tamponi su chi era all’evento. Screeneremo grossomodo 500 persone, e dopo potremmo eventualmente parlare di un cluster di Terracina”.

 

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