Aumentano i consensi per l’iniziativa dell’Aida Onlus di Aprilia che ogni anno propone screening gratuiti in occasione della Giornata Mondiale del Diabete. Questa mattina presso il Poliambulatorio di via Giustiniano si è tenuta la conferenza stampa conclusiva della manifestazione. In tutta questa settimana presso la Asl di Aprilia, la dottoressa Pia Ricciardi e il suo staff hanno accolto i cittadini per il controllo gratuito della glicemia e per le visite audiometriche. In questa settimana hanno avuto accesso agli esami 358 persone, alcune delle quali sono state controllate più volte. Il 70% dei cittadini visitati è risultato sovrappeso, con una pressione arteriosa elevata e neanche ben controllata. Il 20% delle persone sottoposte allo screening della glicemia si è scoperto diabetico senza saperlo.
“E’ stata una settimana interessante per poter monitorare l’andamento della malattia – ha detto la dottoressa Pia Ricciardi -purtroppo i casi sono in aumento. Su oltre 400 milioni di persone nel Mondo di malati di diabete, circa 200 milioni non sanno di averlo. Nella nostra provincia ci sono circa 60 mila diabetici”.
Per arginare il fenomeno si punta alla prevenzione e ad una campagna di informazione per i cittadini che punti a far cambiare stile di vita alle persone dando più spazio all’alimentazione sana e allo sport.
“E’ fondamentale lo stile di vita delle persone per poter combattere queste malattie croniche – spiega il dottor Rossi – le persone devono sapere che se si mangia bene, se si fa movimento adeguato si avrà una salute migliore. Abbiamo tutto l’interesse affinché i nostri cittadinia siano in salute”.
Questa mattina al Poliambulatorio erano presenti anche il direttore generale della Asl Latina 1, Belardino Rossi, l’assessore ai Servizi Sociali Francesca Barbaliscia, gli infermieri che hanno partecipato all’iniziativa e il presidente dell’Aida Onlus di Aprilia Giustino Izzo.
Al Poliambulatorio di Aprilia la diabetologia è seguita direttamente dalla dottoressa Ricciardi, con l’ausilio di un unico infermiere. Il reparto segue ben 1.600 casi, più 1.200 persone per il piano terapeutico. Un lavoro enorme, ben fatto sicuramente, ma che avrebbe bisogno di un occhio di riguardo.
