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Giochi da tavolo: i classici più famosi (e diffusi)

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Molte delle attrazioni di una volta sono state convertite ormai in salsa digitale. I passatempi del passato hanno trovato nuova vita proprio grazie alla rete: è il caso dei giochi da tavolo online e dei giochi di carte da sala, che possono essere praticati anche a distanza. I primi, in particolare, fornivano l’occasione ideale per radunare fratelli e amici così da divertirsi in compagnia dando nel contempo libero sfoggio di alcune delle proprie abilità. Uno dei giochi da tavolo più conosciuti e diffusi è non a caso TrivialPursuit, un quiz con oltre 2.000 domande legate a vari argomenti di cultura generale come arte, storia, geografia e sport. Scopo del gioco è quello di rispondere ad almeno uno dei “domandoni” per categoria, così da potersi recare al centro del tabellone per rispondere alla domanda finale e vincere la partita. Va da sé che la durata del gioco è quindi indeterminata, ma ancora oggi TrivialPursuit è molto gettonato e consigliato per tutte le età.

Quando si pensa ai giochi da tavolo, però, il più iconico in assoluto rimane probabilmente il Monopoly, che fonde le caratteristiche del Gioco dell’oca alle dinamiche della contrattazione che si intravedevano già nel Mercante in Fiera. La storia del Monopoly affonda le proprie radici nella prima metà del XX secolo e continua a proseguire ai giorni nostri, nei quali è possibile imbattersi in molteplici varianti del gioco dedicate a personaggi per bambini alla stregua di Topolino o Super Mario, per esempio. I partecipanti devono cercare di aggiudicarsi più proprietà possibili fino ad escludere gli altri, adottando quando richiesto anche delle specifiche strategie per far fronte agli imprevisti.

Un altro grande classico è rappresentato dal Risiko, dai 10 anni in su. Si gioca almeno in 3, singolarmente o in squadre. Le regole sono indubbiamente particolari, perché in ogni partita va fissato un obiettivo, che rimane sconosciuto agli altri e deve essere differente per ogni partecipante. Nel Risiko si può andare alla conquista di piccoli territori o interi continenti della mappa di gioco, che ricalca quella del mondo reale, ma per vincere potrebbe essere necessario eliminare un avversario. Anche del Risiko sono state pubblicate nel tempo numerose versioni alternative ed espansioni.

Tra i giochi dedicati alla lingua italiana e alla conoscenza del vocabolario spiccano invece Taboo e Scarabeo. Nel primo caso bisogna provare a suggerire ai propri amici una parola da indovinare in un breve lasso di tempo, facendo attenzione a non citare però uno dei 5 termini vietati. Le parole a disposizione possono essere letteralmente centinaia e provare ad indicarle risulta ovviamente difficoltoso.

Nello Scarabeo, invece, le parole vanno direttamente composte dai giocatori su un’apposita griglia, dove lettere possono incrociarsi tra loro e sulla quale sono presenti anche delle caselle speciali. In alcune situazioni potrebbe sembrare quasi impossibile trovare una soluzione, per questo bisogna attingere ad ogni reminiscenza per riscoprire una parola di senso compiuto che potrebbe valere la vittoria. Insomma, oggi i giochi da tavolo saranno anche meno popolari di una volta, ma continuano a conservare un grande valore sotto il profilo prettamente educativo.

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