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Inquinamento acustico al Quartiere Bellavista di Aprilia, la denuncia del Comitato.

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Inquinamento acustico al Quartiere Bellavista di Aprilia, la denuncia del Comitato che chiede all’Amministrazione Comunale di intervenire per limitare i rumori provenienti dalle vicine aziende. “Non aspiriamo ne alla chiusura ne tantomeno a nessuna limitazione delle attività produttive, ma pretendiamo – scrive il Presidente del Comitato di Quartiere, Fabrizio Di Leonardo – che queste avvengano rispettando le regole della civile convivenza”.

“In qualità di Comitato di Quartiere Bellavista, – si legge nella nota – ancora una volta riteniamo necessario evidenziare l’inquinamento acustico a cui il nostro quartiere è sottoposto.

L’immagine del fonometro di seconda classe, in dotazione al Comitato, indica il rumore che qualche sera fa abbiamo subito: oltre 60db a fronte dei 45db previsti!

Quotidianamente però,  e in diverse zone del quartiere, i residenti subiscono questo impatto, sebbene alcune industrie si sono mostrate sensibili al tema e ci sono venute incontro.

La strada purtroppo è ancora lunga, a partire dalla delibera di Consiglio Comunale n.16 del 18 giungo 2020, quella con cui è stato approvato il Piano di Zonizzazione.

In quello stesso documento si entra nel merito del risanamento acustico del territorio, come uno dei passi successivi al piano ed al regolamento, ma siamo ancora  ad un nulla di fatto, nonostante i molti incontri con la stessa amministrazione sul tema.

Occorre ribadire, ancora una volta, che non aspiriamo ne alla chiusura ne tantomeno a nessuna limitazione delle attività produttive, ma pretendiamo che queste avvengano rispettando le regole della civile e purtroppo forzata convivenza.

Noi vogliamo che i nostri amministratori individuino, per mezzo del regolamento, che sarebbe già dovuto essere redatto ed emanato, chi è chiamato ad intervenire per limitare il rumore che subiamo (l’Ente stesso oppure i privati che lo generano) ed iniziare il risanamento  acustico, non solo del nostro quartiere, ma dell’intero territorio. Strada per l’appunto molto lunga, ma vorremmo che questo primo passo si facesse!”

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