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Latina – Si ingarbuglia il pasticciaccio, Di Biasio lascia Coletta per Zaccheo, passando per Fratelli D’Italia

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Il signor Di Biasio dimostra che cosa significa essere un parvenu della politica: barattare miraggi e convenienze svela di che stoffa il personaggio è fatto”: si infuocano i motori della campagna elettorale che il prossimo settembre vedrà coinvolte 22 sezioni del capoluogo pontino. Parole forti quelle della lista “Per Latina 2032”, che ha appreso dalla stampa che il suo, a questo punto ex, candidato Antimo Di Biasio, è passato a Fratelli d’Italia, cambiando così automaticamente anche il candidato sindaco di riferimento, che, da Coletta, diventa Zaccheo.

Latina – Con una certa flemma si scaldano i motori della campagna elettorale che il prossimo 4 settembre vedrà il ritorno alle urne in 22 sezioni. Dall’inizio di agosto i candidati sindaci si sono fatti molto social, realizzando che, effettivamente, il voto potrebbe cambiare qualche carta in tavola. E non mancano i colpi di scena. Mentre sotto l’ombrellone ci si continua a chiedere se dal 4 settembre si andrà a finire al 25 per uniformare le urne al voto nazionale, concordando che non è il caso, meglio tenere le questioni separate, mentre tra uno spritz e l’altro la domanda più ricorrente è come si risolverà la questione del seggio all’Icot visto che i ricoverati sono diversi e come la mettiamo con chi ha compiuto 18 anni o con chi nel frattempo è morto, c’è chi alza la testa e dice sai che c’è di nuovo, cambio coalizione, fosse la volta buona.

Così Antimo Di Biasio, candidato a ottobre 2021 con la lista “Per Latina 2032”, a sostegno di Damiano Coletta, decide di cambiare idea e di presentarsi a sostegno di Vincenzo Zaccheo con Fratelli d’Italia il prossimo 4 o 25 settembre.

Sulla legittimità di cambiare idea, nulla quaestio, sulla traduzione di questa volontà nelle schede elettorali, qualche domanda, mentre si passeggia su bagnasciuga, è il caso di farsela. Perché se è possibile il voto trasversale per quanto riguarda il sindaco, non è possibile per quanto riguarda la lista. Cioè: si può votare un candidato di una lista di Coletta, ma esprimere la preferenza per Zaccheo, o Muzio, o Bono o altri. Ma la stessa cosa non si può fare per la lista: il nome del candidato va scritto sotto la lista di riferimento, pena la perdita del voto, e il voto va automaticamente alla lista.

Un dettaglio da niente per chi già si è fatto carico di un ricorso (perso) al Tar.

Comunque le idee per la conversazione di Ferragosto non mancano, se ne sentiva il bisogno che di Covid e di vaccini non importa più niente a nessuno, della guerra  ancora meno.

Per ulteriori spunti si riporta il comunicato stampa della lista “Per Latina 2032”.

Apprendiamo dalla stampa che il signor Di Biasio non fará campagna elettorale per la sua lista di appartenenza, “Per Latina 2032”, a sostegno di Damiano Coletta, ma entra addirittura in un partito della coalizione contrapposta, Fratelli d’Italia, sostenendo dunque il competitor che ha avversato e combattuto – almeno fino al 7 di luglio nei mesi che hanno portato alle due sentenze, una del Tar che ha coinvolto il Consiglio comunale tutto, rimandando al voto  22 sezioni ( confermato dal Consiglio di Stato), e una seconda relativa al ricorso da lui stesso promosso per farsi riconoscere voti, che sosteneva gli sarebbero stati sottratti, rigettato dallo stesso TAR. Il signor Di Biasio contesta in maniera pretestuosa alla lista e a Damiano Coletta quello che lui chiama “… il modus operandi avuto nei miei confronti quando sono dovuto ricorrere al tribunale per far valere le mie ragioni”, senza specificare in cosa questo sarebbe consistito. Inoltre asserisce: “Non voglio farmi rappresentare da chi nega l’evidenza dei fatti sminuendo la sentenza che lascia un’ombra su come si sono svolte le elezioni comunali. Le sentenze dei tribunali vanno sempre rispettate e non solo quelle che ci tornano comode.”. 

 

Ricordiamo al signor Di Biasio che le sentenze  – oltre che essere rispettate – dovrebbero anche essere lette e in fondo comprese. In uno dei punti che riassume la sostanza della sentenza, il CDS dice: ”osservato che siffatte incongruenze – e in particolare la mancanza di schede autenticate e non votate – attengono agli aspetti generali delle operazioni elettorali, sicché non possono essere dequotate a mere irregolarità, denotando, invero, un’estrema confusione che ha governato svariati seggi, idonea ad influire N. 05726/2022 REG.RIC. negativamente sul complesso delle operazioni ivi svolte e ragionevolmente impingendo, per tal via, in modo esiziale sull’attendibilità del risultato elettorale”. Noi certamente rispettiamo la sentenza, ma se qualcuno vuole adombrare il sospetto ed attribuire le colpe di quello che è successo in alcuni seggi ad una parte politica, sbaglia di grosso. La sentenza ribadisce e fa riferimento infatti – doveroso ripeterlo- a “…un’estrema confusione che ha governato svariati seggi….”. Facciamo così notare che il signor di Biasio è colui che avendo beneficiato del riconteggio dei voti, nei seggi dove asseriva che non gli non gli fossero stati attribuiti; ha assistito in prefettura alla riapertura dei  seggi e i voti da lui reclamati non sono infine stati trovati, e ha visto respinto il suo ricorso: le dichiarazioni rilasciate alla stampa sono state di di contestazione delle operazioni svolte in prefettura. Delle due una: quando gli fa comodo contesta, quando non gli fa comodo denigra.

 

Per quanto attiene alle critiche all’operato della coalizione programmatica di questa consiliatura il signor Di Biasio non ha mai contestato provvedimenti o fatto critiche a situazioni specifiche. Anzi, ha continuato ad interloquire con Damiano Coletta senza mai palesare questa sua giravolta, ma continuando un dialogo che si è interrotto solamente nell’ultimo mese: ci duole constatare il ritorno d’attualità della retorica della politica dei due forni.

La lista civica Per Latina 2032 con Damiano Coletta sindaco stigmatizza e condanna ogni forma di trasformismo e cambio di casacca nel nome di propri tornaconti personali. “Per Latina 2032” è nata su una carta valoriale per dare una affidabile base di riferimento ai propri elettori, proprio coloro ai quali ora il Sig. Di Biasio ha mancato di rispetto, così come ai membri della stessa lista civica, di fatto tradendo il mandato a lui richiesto dal nostro candidato Sindaco Damiano Coletta. Un malcostume che gli elettori del sig. Di Biasio sapranno cogliere, affinché un percorso politico non vada barattato con qualsivoglia promessa. Il signor Di Biasio dimostra che cosa significa essere un parvenu della politica: barattare miraggi e convenienze allontana ancora di più i cittadini dalla politica e svela di che stoffa il personaggio è fatto, oltre ad aver abbandonato amici che lo hanno sostenuto nella precedente campagna elettorale.

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