fbpx
HomeArchivio Altre NotizieTerza ala per il Poliambulatorio di Aprilia, progetto fermo
spot_img

Terza ala per il Poliambulatorio di Aprilia, progetto fermo

Articolo Pubblicato il :

Proseguono I lavori di adeguamento dei locali della ASL  di Aprilia per realizzare  il progetto Casa della salute. “Chiaramente – spiega Claudio Frollano del Tribunale per i diritti del Malato – non possono mancare i disagi, sia per gli utenti che per il personale sanitario che vi lavora, dovuti essenzialmente agli spostamenti degli ambulatori per consentire i previsti interventi: tinteggiatura, adeguamento alla normativa antincendio ecc.

Finalmente c’è l’ok della Direzione Generale a far partire il progetto dell’Ambufest,  l’apertura di un ambulatorio festivo con la presenza di un Medico di Medicina Generale ed un Infermiere. In questi giorni si stanno facendo i primi passaggi previsti  per il reclutamento di medici ed infermieri. Si prevede che il servizio divenga  operativo   subito dopo l’estate. Questo essenzialmente perché questo ambulatorio utilizzerà quasi sicuramente gli spazi attualmente occupati dai medici dell’ UCP, presenti tutti i giorni lavorativi.

Situazione stagnante per il progetto di  costruzione della terza ala della ASL,  depositato in Regione da diversi mesi. La  firma definitiva era prevista per il mese di gennaio, ma il documento risulta essere ancora parcheggiato sull’ultima e più importante scrivania in attesa dell’ ok definitivo.

Si ribadisce  che solo la costruzione di questi nuovi locali consentirebbe, con opportune assunzioni di personale, di ridare dignità ad un servizio, quale quello di Neuropsichiatria infantile, che richiede un adeguamento degli attuali spazi ristretti   per prendere in carico i  piccoli pazienti.

Temiamo fortemente  le polemiche che si stanno consumando tra il Ministro della Salute ed il Governatore del Lazio, riguardo al punteggio dei LEA necessario per uscire definitivamente dal Piano di Rientro e quindi poter assumere personale. Secondo i dati della Regione siamo a 180 punti, ben oltre il minimo sufficiente (160), valore questo messo in dubbio dal Ministro.

A rafforzare questa ipotesi, che dovrebbe far riflettere e mettere in allarme la Direzione Sanitaria regionale, è la simulazione che è stata fatta a livello nazionale con nuovi parametri dei LEA (livelli essenziali di assistenza) che andranno in vigore in tutte le regioni dal 2020.

Secondo gli indicatori  del nuovo “Sistema di garanzia dei livelli essenziali di assistenza”,  su dati relativi al 2016, solo 9 regioni su 21 superano gli esami.

I più virtuosi sono il Piemonte, seguito da Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Liguria, E. Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Tra le regioni vicine alla sufficienza c’è il Lazio (insufficiente solo nell’attività distrettuale e quindi territoriale ). Per noi questa non è una novità. La maggioranza delle risorse disponibili,  durante il piano di rientro, sono state investite negli ospedali, a scapito  della Sanità territoriale.

 Vecchi o nuovi parametri, queste controversie finiranno  ancora una volta per penalizzare i cittadini. Superfluo forse sottolineare nuovamente l’importanza del ruolo che gioca il Servizio Sanitario territoriale nella sanità regionale. Continuare a non rivalutare strutture quali appunto  le ASL, è il suicidio assistito dell’intera offerta sanitaria pubblica.

.

Auspichiamo  che i risultati del monitoraggio effettuati secondo la nuova griglia sperimentale, possa servire a prendere subito concreti provvedimenti, per evitare di continuare ad essere oggetto di un altro Piano di rientro.

Ci dispiace altresì prendere atto di come la politica locale “TUTTA”, nonostante il nostro ripetuto allarme lanciato attraverso i media, continui a defilarsi davanti al problema sanità che riguarda tutti i residenti del nostro territorio, al di là di ogni appartenenza ideologica.

Il TDM nel frattempo, come sempre, si sta adoperando per portare all’attenzione delle massime istituzioni la situazione della nostra sanità ed ultimamente ha incontrato sia il Sindaco che il Direttore Generale della Asl di Latina con i quali ha condiviso i seguenti punti:

  • Azioni conseguenti ai dati emersi dall’Indagine Epidemiologica
  • Liste di attesa
  • Ambufest
  • Priorità  di accesso ai servizi diagnostici privati territoriali rivolti a residenti con fragilità
  • Acquisto strumenti/materiali
  • TSMREE (servizio di Neuropsichiatria infantile)
  • Iter progetto terza ala
  • Polo Oncologico
  • Sicurezza presso la ASL, fatta oggetto di frequenti furti 
  • Casa della Salute
  • Ripristino servizio ambulatoriale di Guardia Medica
  • Ripristino prenotazioni analisi CUP da totem 
  • Carenza Personale Amministrativo”

.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI
spot_img
spot_img

NOTIZIE PIù LETTE