“Un’iniziativa lodevole, tutto ciò che possa agevolare il lavoro di artigiani ed imprenditori per noi è sempre un’ottima occasione per collaborare”, così il presidente del Consorzio Artigiani Aprilia, l’architetto Francesco Tinto commenta la notizia della realizzazione di un elenco delle botteghe e delle attività storiche presenti in città. L’iniziativa è nata per recepire la legge regionale (1 del 10 febbraio 2022), ma l’assessorato alle Attività produttive crede molto nel progetto e ha pubblicato un avviso pubblico per censire le attività storiche della città, inserirle nell’elenco regionale e dare vita ad una serie di iniziative volte alla salvaguardia e valorizzazione delle attività che alle spalle presentano una tradizione importante. Le botteghe e attività storiche saranno censite attraverso criteri di durata, continuità merceologica e specialità.   “E’ giusto fare rete – commenta ancora l’architetto Tinto –  siamo sempre molto disponibili a partecipare ad iniziative di questo tipo, soprattutto perché il nostro Consorzio raccoglie in sé tantissime realtà ed è giusto che si trovino modi nuovi per farle conoscere, per valorizzarle. Crediamo anche però che serva una figura di coordinamento che possa ascoltare le istanze di tutti e gestire al meglio ogni iniziativa evitando così il rischio che alcune idee restino ferme, senza progredire e senza portare alcun vantaggio al territorio. Anche per questo siamo disponibili a qualsiasi confronto con l’amministrazione, ci piacerebbe infatti – spiega Tinto – che l’assessore ci coinvolgesse, ci contattasse e si facesse conoscere per poter consolidare meglio ogni iniziativa in campo”.  L’obiettivo della stesura dell’elenco è naturalmente la tutela delle attività più antiche e preziose del panorama commerciale apriliano. “In questa fase – spiega l’assessore alle Attività produttive Alessandro D’Alessandro, – siamo concentrati nella ripartenza in tutti i suoi aspetti”. Sono quattro le tipologie di botteghe e attività storiche prese in considerazione che però grossomodo abbracciano tutte le principali categorie presenti in città, molte delle quali però devono essere in attività da almeno 50 o 70 anni. “In questo modo, ha sottolineato D’Alessandro, vogliamo promuovere e valorizzare le produzioni, le conoscenze e le pratiche di eccellenza, tutelando i mestieri e le tradizioni soprattutto quelle a rischio di estinzione”. L’adesione all’elenco dovrà essere inviata entro il 30 gennaio 2023 tramite pec.